Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

1..~ roHKh: 1>1 xoxz.~ que per l'amicizia la quale ti lega con Severo e ì\lumerto, io vi abbia a considerare come un capo solo, c così vi consideri di fatto, tuttavolta aneo Cerbero, con reverenza parlando, in corpo unico possedeva tre capi, e con tre capi esercitava tre volontà , essendo ricevuto comunemente nelle scuole , che l'anima stia a pigione nella gianduia pineale del cervello; però avendo parlato tu solo, comprenderai senza pietm da sarto e senza lavagna te essere in minorità. = Racconta semvre e placaci, che il poeta vive in mezzo alle stirpi degli umani, come la .cicog"na sopra le capanne villereccie per propiziare agli Dei buoni c tenerne lontane ie biscie. Quanto agli amici nostri sol che tu guardi in viso Severo ti accorgerai elle prega. = Io? A me pare sempre , che non valga il pregio erpicarsi, pericolando, su i rami dei pioppi per ammazz:u·e grilli cantaioli; lascio che s-tridano a lor·o agio: però se vuoi raccontare racconta, se no sta cheto; = ma intanto Severo, comecchè favellasse acerbo, assettavasi al fianco di Orazio, e con la destra abbr·acciatogli il capo lo baciava amoroso sopra la bocca. = Rispetto a me, disse Mamerto, giudico, che il sole avendo percor·so tre quarti appena della sua carriera dimna , avventa adesso obliquamente acute le sue saette di luce, talchè dubito se più le balestr·asse infeste contro Niobc .e i Niobidi, nè per ripararle mi sovviene in questo punto lo scudo degli occhiali verdi, epperò il meglio che per noi possa fm·si è starei fermi in riposo. Intanto che tu Orazio novelli, io mi sdraierò sul prato, perchè caso mai mi accadesse addormentanni, non sia detto che tu mi facesti dormire ritto: anzi studioso di ammannirli tutte le vie alla ritirata ) /

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