Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA ronn~; 01 M~ZA ri1·c riscontrando la Bibbia doye dice, che Adamo acquistata che ebbe la malizia, se ne cucì due paia, uno pc1· sè c l'altro per Eva (17l; anzi quelle Cl'ano di foglia di. f! co, cd io gliele do di coto~ina~ Passi pc1· EdipO' dunque , ma le vesti degli altri strioni paiono la bottega di un rigattiere di vcnliquatlro secoli : questa riporta la foggia del re Pipino, quest'altra di .Marin Faliero, e questa Luigi XIV : questa il maresciallo Daim, e questa per ultimo il re 1\lurat. - Senonchè r impresaria impassibile ad ogni singhiozzo del poeta ripete come il tic tac dell'orologio: Si lasci servire; tanto gli spettatori così nostt·ani che forastieri, non esclusa, anzi compt·csa, la inclita guarnigione, come Edipo vestisse pet· lo appunto non sanno , e se vuole confessare il giusto, nè anch' ella sa; con un po' di pazienza tutto si accomoda. - · Non fia vet'O, che per me Edipo abbia a pati1·c tante indegnità; rimanti nel tuo sepolcro pad1·e, figlio c mm·ito infelicissimo,.muori un'altra volta in cantera : a te meno che ad altri tornerà amaro non vedere la luce perciò che a te stesso ti strappasti gli occhi. - O signot· poeta per: quanto amore porta alle ·sante vergini Musc, !a non si lasci scappar·e queste et·esie di bocca; pensi, che se la sentissero potrel:ibero appiccarle accusa {1' infanticidio ; deh! contt·o al proprio sangue non incrudclisca; non sofTt·a che il suo Edipo muoia di fame e di sete dentt·o la canlera. - Se qui tu credi che abbia fine il male di denti teatt·alc del poeta dntmmatico t' inganni a partito; eccolo disteso sopt'a la gratclltl dei suoi parenti nel supplizio, Guatimozino v'oglio dire, c san Lorenzo, ecco la sua tt·agedia si rappr~senta ; sul più bello dell' atto terzo mentre il nodo s' in treccia, e da lui dipende l'esito della intera composizione, i lumi per l!illillta di olio cascano in deliquio ; sopntggiungono le

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