Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

r..\ TOHI1E DI NONZ.\ nol e c riùetf<'; ma ciò che monta ? La genie è obliosa , e conosco pct· prova come il chiodo pet· battere e ribat - let·e, c fa verità pet·· dire e t·id'it·c ficcansi quello nel legno e questa nella memot·ia. Ciò quanto a religione; rispetto a f-orme di reggimento politico non fanno moiH secoli adesso, che tanto mosiravansi' i Francesi sviscerati ai monarchi detranfica razza da sostenere con mirabile gravità uscire tutti ·alla luce col giglio impresso nel cuore, e cadendo iu battaglia, o· sprofondandO' nei mari non sapevano lasciar andare l' aAima pei falli suoi senza prima agguantarla pel collo e· costringerla ad acconsentire al gddo di ·devozione: viva it Re! Dio veniva dopo, o non veniva affatto. Tanto in vita c in morte i Ft·<meesi temevano ed ad01-avano i loro padroni! A quanto sembra l' umore maligno d'ella set~vitù1 a lungo andare contamina H sangue accendendovi Ili> pleuritide della licenza: se così non è, da•vvero noi flOn· sapremmo restare capaci· come i Francesi di punto in hianeo dal diutumo affetto pel servaggio trapassassero all'odio irreft·enàto del dispotismo. Ot·a Iè regali teste cascano pari a frutti battuti dalla gragnuola : quanti possono agguantare tanti senza misericordia tagliano ; danno estremo et·a questo , e non pertanto lo st.1·azio anco peggiore del danno : mcrcè gl' immani · Yitupe1·ii e codardi i Francesi seppero indlare ct·eature da niente, cd anco contennende o Yili : accanto al· ùelit·io del delitto , le colpe ordinarie parvero vit·t.t~t·. Così quando app.osero· a Maria Antonietta la turpe accusa di aYet·c depravato il co1·po puerile del figlio , ~Ila tutta commossa ne appellò alle madvi , · e tant a- ~coppic'' vit·tù da quel g1·ido da 1·endere vivido il san- ~ue tH eh(' i ~no i r:wnelìri· pMtavano impiastrocciato H

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