Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

122 1..1 TORRE DI NONZA la Torre di cistcma: pet·tanto la sera di cotesto giorno avere mandato fuol'i quattordici uomini per legnare , l'at·e acqua, c sopt·at nH o raccogliere pane e farina; se non chè il ventinove vet·so sera sopt·aggiunti i nemici si erano postali dirimpetto alle porte della Torre in luoghi acconci ad impedit·e così la sot·tita come l' entrata, pet· la quale cosa si ti'Ovavano chiusi con due pani , e f01·se una mezzina di acqua. Senza dubbio uomini pratici del paese guidavano i nemici , forse ft·ancesi stessi , che da parecchio tempo bazzicavano pet· quei paesi, ma n't'amente giudicavano piuttosto fosset·o Corsi per eterno vituperio de1la patria , traditori pur tropppo. Sopraggiunta la notte taluno di loro esser·si avventurato a sortire dalla Ton·e, ma visto il nemico starsi all' et·ta ed in forze fuori del mUI'o di cinta intomo alla pm·ta <'he sbocca nel paese, aveva dovuto pet·suadersi essm·r ogni scampo impossibile. - Poichè le diligenti investigazioni ci ebbero chiarito dello it·repat·abile pericolo, capitano Giacomo , dopo lasciato di sentinella sul ballatoio Antonfilì Padovano, ci convocò nella sua stanza dove fa ttici sedere intorno alla tavola in questa sentenza ci favellò: = Soldati , gli ordini della milizia impongono al comandante di un forte quando gli cascano addosso malanni simili a quello che adesso è capitato a me di radunare il consiglio di guel'l'a, e senth·ne il paret·e prima di prendere partiti supremi : questo per lo appunto è quello che ora intendo di fare, però ascoltatemi attentamente affinchè dspondendomi poi da quei valentuomini che siete, io possa fondare sopra i vostri consulti le mie determinazioni; che noi non possiamo reggere parmi chiaro , e qnesto basta ( qui accennò il mezzo pane rirnasto sopra la la' ola, e rovesciò sottosopra la

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