F.S. Merlino - Questa è l'Italia

.,_,... F. S. MERLINO strative, che scegliesse la sua clientela fra i grandi elettori e i personaggi influenti, perché il suo potere fosse illimitato, il suo regno - quello degl'imprenditori - assoluto e i suoi misfatti impuniti. Ogni tanto, quando lo scandalo superò la cerchia degl' intimi, o per caso, o per proteste di interessi rivali lesi, la deputazione volle sconfessare l'amministrazione; talvolta lo stesso Consiglio fu preso da un eccesso di pÙdore e protestò contro l'Amministrazione e la Deputazione. Il governo, Omero che sempre sonnecchia, anch'esso talvolta si scosse, annullò alcune deliberazioni, rifiutò di vistare certi conti; qualche sorda minaccia d'intervento giudiziario si faceva sentire. Poi tutto rientrava nel silenzio e l'Amministrazione provinciale, che aveva già subito una prima inchiesta, riprendeva tuttavia impenitente il suo andazzo. Soltanto dopo una decina d'anni di sperpero vergognoso, di violazione sistematica della legge e d'ogni principio di sana amministrazione, di abusi che gridavano vendetta, la fabbrica delle iniquità è crollata per far posto ad un'altra combinazione di interessi politici e amministrativi, i quali ritesseranno per loro vantaggio quella tela di corruzioni e di intrighi senza dei quali ogni governo è impossibile in provincia come in tutto il resto del regno. Poiché il problema che gli amministratori della provincia di Napoli dovevan risolvere era di dividere fra un gruppetto di cilenti e compari. improvvisatisi imprenditori, le spoglie della provincia e tutto ciò che veniva a portata di rr1ano, furono adottati mezzi adatti a tale scopo. Si cominciò con e argire incarichi amministrativi provinciali usurpandoli ai comuni, occupandosi, ad esempio, con molto entusiasmo della costruzione di ·strade comunali; ma non bastava, ed ogni occasione era buona per far lavori e spese; se ne creava perciò spesso la necessità. Del resto, si procedeva con precauzione, con prudenza: si cominciava con piccole iniziative. poi una cosa tirava l'altra e ci si ingolfava in una spesa cento volte superiore a quella che si aveva avuto la pretesa di prevedere 41 • Questa tattica serviva a meraviglia a un altro scopo, quello di tenere i profani lontano dagli affari della provincia. Di41. Citiamo il caso del manicomio di Sales che cominciò con una spesa di 17.500 lire per arrivare a poco a poco a 250.000 lire, poi a 1.200.000 e finalmente a 1 .690.826 lire per lavori di adattamento d'un locale che sarebbe stato in capo a quattro o cinque anni abbandonato per un altro che costerà il doppio. I lavori furono concessi in via amichevole, in virtu della dichiarazione d'urgenza rinnovata ad ogni estensione dei lavori, ma due anni dopo la prima dichiaraziono d'urgenza, non erano ancora stati incominciati. Biblioteca Gino Bianco

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