Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

meno domani. Una sola libertà non deve esistere in una società civile - ed in ciò ci allontaniamo dagli economisti - la libertà di sfruttare l'uomo, perché allora la libertà o piuttosto la tirannia dell'uno sarebbe la schiavitu dell'altro. Il salariato è la schiavitu: l'uno sarà odiato domani come l' al~ tra è considerata odiosa oggi. Certamente non vi sarà neppure per i lavoratori dell'avvenire la libertà assoluta di soddisfare, sia nel lavoro, sia nel consumo, tutti i loro capricci possibili; ma una tale libertà non esiste certo oggi, mentre non solo l'operaio è condannato ad un lavoro che non ha alcuna attrattiva per lui, ma tutti noi siamo condannati a consumare ciò che ci si dà, ad alloggiare e nutrirci contro il nostro gusto. In fin dei conti la libertà non è il dono di una legge o di un decreto, ma bensf del progresso morale dell'umanità: prima d'essere scritta sui muri, essa dev'essere scolpita nei cuori. Se l'uomo vuole esser libero, lo sarà in una società come noi la preconizziamo, e non può esserlo oggi : assolutamente libero non lo sarà mai. La libertà assisa sulla sua base, l'eguaglianza delle condizioni; e questa a sua volta proveniente non da una combinazione sapiente né da leggi arbitrarie, ma dall'associazione spontanea e libera degli uomini : ecco il nostro piano, se proprio ne occorre uno per non veder respinte senza discussione le aspirazioni piu oneste ed • • I • • / • • 1 pr1nc1p1 p1u g1ust1. Quanto alle obiezioni che si potranno sempre fare, per esempio, a proposito dei lavori penosi, degli oziosi, ecc., ho risposto implicitamente nel mio precedente articolo, e i miei amici le hanno tante volte confutate che è veramente inutile insistervi. Alla fin fine, io non dico che chi vuol toccare per credere non sarà ammesso nel regno dei cieli, ma bisogna che abbia pazienza. [Segue la presente nota redazionale] . Ringraziando il Merlino d'aver fatto una esposizione delle dottrine anarchiche per i lettori del « J ournal des Économistes >>,. abbiamo espresso il timore che tale esposizione lasciasse in loro qualche dubbio 24 BibliotecaGino Bianco

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