Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

Contro le tesi individualistiche dell'economia politica, dello Spencer, della scuola classica del diritto, dimostra l'importanza enorme e il peso determinante dei fatti collettivi, della realtà delle classi sociali e delle disuguaglianze che ne derivano, nei fenomeni della vita economica, politica e giuridica. Nel saggio sul problema politico egli dà alla questione dello Stato un'impostazione nuova che supera la tesi semplicistica dell'abolizione pura e semplice. La sua critica investe anche il concetto marxista-en gelsiano dello Stato e stabilisce un principio che è pure un canone metodologico a cui il pensiero del Merlino rimase sempre fedele: l' identità e la reciprocità di sfruttamento economico e di dominazione politica. Parecchi anni piu tardi egli enunciò lo stesso principio con molta chiarezza in questi termini: « Tra i fatti economici e i fatti politici vi è piu che un parallelismo formale, un nesso intimo. Come la ricchezza, cosf il potere tende ad accumularsi e ad accentrarsi... Le stesse cause producono gli stessi e.ffetti in economia e in politica: dominazione politica e dominazione economica sono le facce d'un prisma. L'essenza del potere è unica. Chi è povero è schiavo e viceversa. Potere e ricchezza sono forze che si convertono l'una nell'altra, come il moto, il calore, la luce 1 )) • Nell'ultimo dei tre saggi prende vigore nel pensiero del Merlino lo spirito giuridico e si accrescono i fermenti critici già apparsi nello studio su La Giustizia, che gli serviranno per elaborare alcuni anni dopo una propria teoria della giustizia, fondamentale nella sua concezione del socialismo, che gli procurò l'ammirazione del Sorel e le lodi del sociologo francese Emilio Durkheim. Sotto questo aspetto il suo pensiero si può collegare da un lato col 1 Proudhon, con il quale esistono altre affinità, e da un altro lato con le migliori tradizioni giuridiche della nostra cultura, specialmente con quella degl' illuministi meridionali della seconda metà del secolo XVIII, le cui opere gli furono certamente note 1 Il problema economico e politico del socialismo, pp. 151-52, Milano, Longanesi e C., 1948. XXVIII BibliotecaGino Bianco

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