Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

"' .. un programma comune, l' unùà delle forze rivoluzionarie anarchiche e socialiste, in vista di una possibile rivoluzione, la quale nel concetto del Nlerlino sarà violenta per necessità di cose, ma dovrà evitare inutili spargimenti di sangue, e i cui problemi vi sono lucidamente trattati con acuto spirito realistico. Il metodo libertario, vorremmo dire democratico in senso vero e sostanziale, è chiaramente affermato nel brano che segue: « Crediamo che la nuova organizzazione della società dev'essere fatta dal basso in alto, vale a dire cominciando dalla presa di possesso e dal/' i'ntesa locale che di'venterà sempre piu generale, e non dall'alto in basso con decreti emanati da un'autorità centrale servita da un esercito di funzionari». Sul piano teorico, per quanto concerne l'evoluzione del pensiero merlini·ano, l'opuscolo offre una critica delle formule del collettivismo e del comunismo, la quale anticipa la critica dei· sistemi· socialisti che troveremo negli scritti degli anni posteriori·, insi'eme con le ricerche intorno al concetto di valore a cui è strettamente connessa. *** Verso la metà del 1892, dopo aver scritto l'opuscolo or ora esamùiato, il Merlino parti da Londra per gli Stati Uniti, dove rimase sino alla fine dell'anno, svolgendovi un'attiva propaganda orale e scritta mediante con/ erenze e articoli nei giornali ( ne fondò uno egli stesso: « Il Grido degli Oppr~ssi ») e nelle riviste, e dove si fece strenuo difensore dei diritti degl' immigrati italiani. Troviamo nel secondo semestre de « La Société Nouvelle » di quel 'anno un lungo articolo (Il « Commonvvealth » americano), che è un'analisi economica e politica della società americana. Luigi Galleani, che rievocò quel tempo in uno dei suoi scritti, ci raffigura il Merlino infaticabile nel lavoro di propaganda e d'organizzazione, nonostante la estrema povertà dei mezzi. Ridottosi di nuovo a Londra agli inizi del 1893, poté riprendere gli studi in condizioni di relativa tranquillità, e nel corso xxv BibliotecaGino Bianco

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