Giuseppe Mazzini - Il problema sociale

- 27 dell'idea. L'utopista può intravedere l le terre lontane, che dovranno un giorno alla società un'aria più pura, un più vergine suolo ; .egli deve additarle colla voce e col gesto ai fratelli; n1a non può solleva're· tra le braccia l'Umanità e trasportarla d'un balzo su quelle terre; e, s'an- :che ei potesse, l'Umanità non progredirebbe per questo. Il P!ogresso sta nella coscienza del progresso. L'uomo deve conquistarlo, di passo in passo, col sudore della proprja fronte. La trasformazione dell'ele- • • • l .. ( • vere : ess1 resisteranno fors~ . lun:ga ora a questa severa: parola ~el!a virtù; ma quando finalmente verranno a voi, vi verranno eroicamente temprati, invincibili. Commento vivo e continuo alla l parola di Gesù: quando sarete 7J·arecohi raccolti insie1ne nel no1ne 1nio lo . ) 'spirito d~an~ore e di · verità renderà su: voi,. la democrazia dice : «Unitevi ' . tutti. Ammettete quanti più potete al banchetto della ·vita. · Sopprimete i privilegi, fomento di divisione. Fatevi eguali. Riconsacramento in cui vive, non s'opera che te l'umana natura con una coscienza quand'ei lo merita; ed egli non uniforme di doveri e diritti. VÒi può meritarlo che combattendo, pur1- non potete migliorare gli individui ficandosi col sacrificio, nelle forti se non trasformando la società, il opere, nei santi dolori. Non biso- 1nezzo l'elen1ento in cui vivono; non gna ·amn1aestra;rlo a g:ode1:e, m'3t. a p:a- potete :innalzare gli uomini se non tire per altri, a combattere per la innalzando l'uorno ) nobilitando il consalvezza del mondo. Non bisogna cetto della vita. L'eguaglianza tende ·dirgli: godi; la vita i:) diritto al be- a deprimerlo, ed avvilirlo. Dovunque lZ8SSere}· 1na} lavora; la vi~a è !dovere; geme UnO SChiavo lVl msulta Un op-era il bene senza darti j>ensiero ~anno; e s~hilavo e tiranno guastano delle conseguenze clze n}esciranno per e falsano in quanti s'aggirano inte. Abbiate prima, diceva Gesù, le torno ~d essi l'idea della vita. Perchè benedizioni dello spirito; l'altre cose riesca pura. e feconda , è necessario verrano dopo. Ed è vero. Inventar che la vita s'affacci alla nostra conformale, concetti d'organizzazione, e templazione non mutilata, n1onda di trascurar l'uomo interno, è un voler ogn1 cosa abbietta e viziosa. Gli sostituire la cornice al quadro. Dite Spartani sviavano dal suo vero inagli uomini: venite}· soffrite ; dure- tento l'educazione e condannavano rrt·ete la ja1ntel e la sete; sarete forse in- revocabilm,ente a morte la loro regannati} traditi} 1naied etti} 1na inz~ pubblica, quando a insegnar tempeporta anzi tutto conzpire un alto do- ranza cacciavano davanti ai figli l0 • l

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==