Epicarmo Corbino - Marina mercantile italiana?

I. LA MARINA MERCANTILE NELLA GUERRA La marina mercantile italiana allo scoppio della guerra. 1. - Allo scoppfo della guerra europea la nostra maJ'ina mercantile non era certo in condizioni molto floride. Malgrado una protezione trente.nnale, costata all'erario centinaia di mi-lioni, il naviglio a vapore ed a vela non brillava nè per quantità nè per qualità. - Al 31 dicembre 1914, quando già la g,uerra era scoppiata <la 5 mesi, essa era composta d11,949 navi a vapore, con un tonnellaggio netto di 993,156 tonnellate, e 4773 velieri per tonnellate nette 348,959. Queste cifre da soìe vorrebbero dire ben poco; dovendol_e ~sa.minare qualitativa.- mente e quantitativamente ha però notevole importan- ,,a, !a à-eterminazione del criterio al quale deve riferirsì la quantità e la qÙamtà. Comunemente si dice che la nostra marina era quantitativamente debole perchè partecipava con una scar- 'la percentuale alla navigazione facente, capo o scalo nei nostri porti ed al tonnellaggio delle merci sbarcate e imbarcate, sichè il rapporto fra le merci trasportate dà navi battentt bandi,era nazionale e quelle complessivamente imbarçate e sbarcate nei nostri porti è quello più in uso per dedurne l'insuffici~za del naviglio. B I vkCa Gino Bla,lCO

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