70 ----------·------ Epicanno Corl>ino del naviglio mondiale, ed i, nostri _rifornimenti. sarebbero· perciò ugualmente sicuri. Nè preoccupazirnne alcuna deve destare l,a eventualità di scìoperi o di serrate nelle marine estere, sia perchè è -dirfficì!e che esso, avvenga contemporaneamente in tut.te - ed in caso di. movimento internazionale non si capisce ·perchè debbasi escludere a priori l'ipotesi di un'ad-esione della nostra marina - sia perchè un tale fenomeno avrebbe durata brevissima, sia infine perchè in tempi normali le scorte esistenti nella nazione posson10fronteggiare u-na temporanea interruzione dei tra-ffici. Noi oggi siamo assillati dalla mancanza di riserve e pensiamo che debba durare sempre questa situazione, angosciosa, ma invece non sarà cosi perchè condizione fondamentale di un assetto economico stabile è la ricostituzione delle scorte; per erf·fe.tt!ostesso delle leggi economiche quesia ricostituzione sarà fatta poco a poco, ma nel più breve tempo possibile,· mano mano cioè che la produzi-one supererà il consumo. Quando- le scorte sa ranno ricostituite, la dipendenza immediata dai traffici marittimi sarà tanto ridotta da potersi considerare quasi nulla per interruzioni d·i breve durata. 42. - Abbia.mo già visto quanto sia difficile dire perchè la nostra marina è debole; si d-eve ricorrere a criteri di rela,t;ività che da soli n<on vog!i.ono dir nulla, o dicono ben poco. Pazienza se almeno ci si d-esse una assicurazione che 'Un certo tonnellaggio sarebbe sufficiente ad assicurarci contro ogni rischio! Non c'è neanche questo, e ciò dimostra l'artif-iciosità delle ar_gomentazioni comunemente adoperate. La sezione XIV di quella famosa Com_mission-edel dopo-gue-rra che si è app-alesata come la più colossale montatura che l'improvvisazione parolaia possa fare al tecnicismo, e alla buona fede del pubblico, ha voluto fare anch'e-s-sa degli s.tud·i di alchimia marittima per trovare la cifra del tonnell-aggio occorrenteci, ed ha B bhoteca Gino Bianco
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