Epicarmo Corbino - Marina mercantile italiana?

B.bl 64 Epicarmo Corbino Questa mi pare la vera, unica necessità della eoonomia nazionale, senza preoccuparsi se il trasporto possa aver luogo o no su navi ,nazionali, preoccupazione questa che potrà sorge-re se mai in un secondo tempo quando,, ciloè, ,si debba determinare il costo dei trasporti. Allo-ra, se il trasporto con le navi nazionali provocherà una economia, sorge.rà la necessità economica di avere navt nazionali. 37. - Ma la necessità economica, osservano i protezionisti, non è la sola che si debba tenere in conto in materia di marina me,rcaintile, ci sono deI!e necessità militari e politiche. che hanno notevole peso. In questo caso essi .fanno una questione d~ quantità e quali,tà e perciò è nei limiti relativi che dovranno esaminarsi tutte le necessità fino.ra esposte, per tirarne la conclusione che ne verrà e le derivazioni che ne sono consegue.nza. Ma il problema non finisce qui. Poichè Le navi deV10no essere costruite, taluni asseriscono che, così come sono necessari-e le navi, sono necessari anche i cantieri navali. Dicono costoro -che non si. può avere una forte marina merca,n,tile italiana senza -avere altresì una robusta industri.a delle costruzioni navali, e siccome La marina è necessaria, così diventano necessari anche i cantieri. Anche a quest'affermazione io contrappongo una negazione uguale a quella opposta per la marina, pur sapendo di urtare contro un concetto che d-ei rapporti tra industria de-lle costruziromt navali e industria dell'armamento si è aff,ermato nel Paese attraverso- una errata 1'egislaziCJ1npeiù che trentennale. - 38. - Esaminerò perciò il problema marittimo italiano col seguente ordine: 1.0 Accertare se sia o no economicamente indispensabéle una marina mercantile italiana; 2.0 In caso negat:i,vo, vagliare le necessità politiche o militari che esigano UJI1aintegrazione delle iniziative private, im quali limiti e con quali modalità; .ec Gin 81qnco

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