Epicarmo Corbino - Marina mercantile italiana?

62 Epicarmo Garbino detto chiaramente che debba.no e,ssere navi italiane, ma da quello che precede e che segue non è diffici.Je desumere che si tratti proprio· di navi italiane. Ma, me lo consenta l'egregio professore; egli afferma quello che si può ormai considerare un luogo comune, ma non dice perchè ci occorrano navi italiane. Argomentaz:ione meno apri-0risti-che ed economicamente importanti leggiamo in un altro lavoro del Capitano di Porto Gi-ulio Ingianni (2), ma questi, preoccupato di e-sami.nare piuttosto l'asp·etto mondiale della lotta marittima, non ha voluto dare alla parte itali:a,.. na ,una trattazfone più approfondita. Tutti consea·vano poi una mentalità di guerra che deve neèessariame.nte fond·ere il problema deJJ.a marina marittima in un quadro di cui le tinte più spiccat.e hanno carattere militare o po,litie-0, mentre a me -pare che nelle odierne cond'i~ond in.temawLo-nalil e soci,aJi, la; m.en:taliltà di; guerra debba essere abbandonata senza scrupolo di dan_ neggiare il Paese. E' per questo che prendendo di petto l'affermazione più recisa, più autorevole, più grave per la sua portata ecooomica e finanziaria, quella cioè che vuole gui:st:i:ficare il <lecre-to De~Nava, 'io 1-amuto in forma negativa nel senso, cioè, che cc una marina mercantile forte NON costituisce ormai un coefficiente indispensabile per l'esistenza e per lo sviluppo economico deUa Nazione "· So bene -che urto così contro una mentalità quasd radicata, e che mi attiro addosso tutte le ire d.el nazionalismo a buon• mercato, ma insisto ugualmente nel mio concetto non foss·e per .altro che per sapere da coloro che non -condividono il mio punto di vista le ragioni per le quali sia vero il contrario del mi:o asserto. 36. - Esamini-amo un po' il nostro commercio estero. 2) G. Ingianni - T,a lotta nelle vie del traffico marittimo • Est. della Rivista marittima fascicoli di settembre, ottobre e dicembre 1918.

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