Il governo fascista nelle colonie

36 IL GOVERNO FASCISTA NELLE COLONIE neria (non però quella di Piazza del Gesù ...) ed invece, quasi ne fosse un agente segreto, le infondeva un vigore che essa aveva perduto. In Cirenaica, infatti, potremmo oggi contentarci se la proporzione lamentata due anni fa dai capi senussitici fosse, oggi, soltanto rovesciata. La guerra intanto continua, più o meno; gli ultimi comunicati son dell'agosto 1924. Se non se ne parla più, è solo per la stessa ragione per cui, dopo la rivolta morale degli italiani, effetto del delitto Matteotti, non si osa più scrivere « era nuova », « stile fascista », ecc. Questo stato di guerra, o guerriglia, o anche, se vuolsi, di non pace, costituisce in ogni caso un enorme vantaggfo per la Senussia, persino se noi vantassimo una serie di vittorie, perchè lo stato di guer:i;a tien vivo per tradizioni secolari il fanatismo delle popolazioni intorno alla bandiera verde, e riconcilia alla Senussia le simpatie del mondo musulmano, simpatie che aveva perduto pel fatto stesso degli accordi con noi. Pareva ci volesse poco a capire che quelli accordi, anche non osservati, anche se qualche volta traditi, lavoravano per noi in ogni caso, pel fatto stesso della loro esistenza. Eppure i cervelli nazionalisti e fascisti non ci arrivarono ... LA GIORNATA DI SIDI-BILAL Ma, purtroppo, non son vittorie quelle che il governo fascista ha procurato al paese in questa guerriglia, che infierisce in Cirenaica dalla « marcia su Roma». Basta ricordare la infausta giornata del 10 giugno 1923 in cui, a Sidi-Bilal, subimmo uno dei più seri rovesci che la nostra storia coloniale abbia Bib' oteca Gno Biarco

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