Il governo fascista nelle colonie

CIRENAICA 35 era imposta da Roma; dove, del resto, malgrado le approvazioni formali, non gli si perdonò di avere, con sano spirito di soldato, declinata la offertagli tessera fascista. Da quel giorno egli fu, in pectore, un condannato; e sarebbe dovuto partire anche se un malaugurato accidente d'aviazione non fosse sopraggiunto a fornire una scusa al suo richiamo. Allo scoppio della guerra federzoniana successe un fatto gravissimo, che avrebbe 'dovuto bastare ad aprir gli occhi a Palazzo Chigi e alla Consulta, per inesperti che ne fossero gli abitatori: il Senusso e i suoi seguaci si ritirarono in Egitto, s~ttraendosi ad ogni nostro controllo e creando all'estero centri di agitazione contro di noi. Il più importante successo conseguito dalle nostre vecchie amministrazioni, quello di aver organizzato intorno alla nostra autorità quasi tutte le tribù dell' interno, andò distrutto. Perchè, scoppiata la guerra fra la cristiana Italia e la Senussia, tutte le genti, tutte, affiuirono sotto le bandiere verdi del Profeta: anche quelle che avrebber voluto fino all'ultimo poter chiuder un occhio sul loro dovere musulmano; fummo noi che le obbligammo a passare il Rubicone! Atto di accusa gravissimo contro la politica mussolino-federzoniana resteranno sempre i documenti che esistono e che provano lo stato di scoraggiamento della Senussia prima del regime fascista, che col suo agire fanciullesco le infuse nuova vita. La Senussia si lagnava, allora, che quattro quinti dei fe. deli eran passati a servir l'Italia! Se in argomenti sì penosi fosse possibile scher• zare, si potrebbe pensare che il Mussolini agì nelle colonie come nel regno : voleva distruggere la Senussia e la galvanizzò; voleva spazzar via la Masso• B b' oteca Gno B1arco

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