Alla gioventù italiana

- 66Era la politiea dei mezzi tempi in misteriosi arcani ravvolta; finezza e astuzia nei tradimenti; simulazione i n tutto e occulti veleni, alle corti dei grandi e dei governi s'andavano sempre raggirando. Questa politica spiegò appieno i suoi vanni appresso i signorotti Italiani, i quali colle ribalderie e colle infamità loro svergognarono e disonorarono l'umanità. Non più veleni sonosi certamente dall'odierna poli- -. tica usati. Troppo orrore le mostruosità dei governi che li mettevano in opera, destarono, e tuttora esiste nelle popolazioni. A quei governi, il cui potere nella opinione dei popoli non· fondavasi~ che · il dominio avevano su di una provincia non per diritto ereditario, che dalla libera volontà della nazione non n'ebbero assunto il comando, rna che alla forza soltanto n'andavano debitori, fu mestieri di rintracciare altri mezzi, i quali maggior vantaggio avessero conferito dei veleni sì, . ma non lo stesso spavento e terrore agli uomini arrecato. Le cagioni e gli effetti si voleva fossero i medesimi, le apparenze tutt'altro. I lumi della crescente civiltà" non avrebbero siffatte scelleraggini sopportato: ma se l' attuale civiltà simili pratiche rendeva difiicili, col raffinamento delle idee, ne suggerì ella delle nuove, come quelle infami, più di quelle, distruggi triei della misera umani Là. \ Uno Stato che ridotto fosse a soggezione di un principe non proprio, o di un governo tirannico, si cercò cogli scritti, cogli emissari, coi delatori, e col denaro di corromperlo, e di seminare discordia fra tutte le classi del popolo~ ond' era composto~ ' Se si fosse lasciato quietare avrebbe un giorno schiantato il giogo della oppressione. Bisognava adunque~ le idee che si prevedeva avrebbero preso piede e concordevolmente progredito e operato, fomentare, aizzandone i più ea1di fautori, a precoci e immature commozioni conci- ...

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