Alla gioventù italiana

l Ili .\~~OT .\ ZlON I j pos teri nn nume i~mort11le ~o.n per infarnia o s<·cHerag~in e, ma per saptenza e rehgtone, ma per granJezza e generosità. d i ani rrl.o., . . r Chi m1 l('gge d1ra certo, che 1l Granduca d1 Toscana non si è macchiato di tali vergogne. Se si considerano pc;ò i nurnerosi arresti e perquisizioni .eh~ si. effet,t.uano da qualche tcn1po i n quella contra da, SI g 1 nd1chera certamente, che se eglj è senza testa come si suol dire, per segni re una cupa politica, non gli mancano però il cuore e la volontà. Per nna lettera ultimamente ricevuta da l,iren1.e, io sono a cognizione del procedere dei liberali e del governo: voglio perciò su tale oggello ~pendere alcune parole. La 'foscana per quanto sia degenerata e nella corruzione in1mersa, è sempre Italia: alcuni generosi spiriti sono sempre nel suo gremto cresciuti, ed ora quc'pochissimi che vjvono, alto sollev-ano le voci loro per iscuoterc dal torpore i figli della patria di Dante. Secondare vogliono 1' opinione universale dell'Italia, che abborre dai tedeschi e da quanto proviene dalle infette e melmosa sorgenti del Danubio. Mentre gl' ltaliapi tutti si ridestano, potrebbero eglino starsi quieti e indifferenti? rrtentre gli Stati limitrofi danno riforme, pensa forse il Granduca di potere impunemente camminare sulle antiche òrme, e su quelle che gli vengono da Vienna traeciate? Sarebbero questi assurdi, e non vi speri l~eopoldo Il: r Austria è al tramonto della sua vita: i dogmi della Santa .J\lleanza stanno crollando, e chi li vuole seguire , dalla rnedesima sorte è trascinato, e travolto. A qual fine adunque tanti a~res.ti ~ella Toscana? il regno di Gregorio non dee serVJ~g~I ~~ esempio? Mal si ri sponde ai bisogni morali e ~s1ct d t una popolazione colle persecuzioni: ha nno queste 1lloro termine e allora forza è cedere c andare in ruina. ~ suoi popoli lungamente dormirono·, ora si destano, e l\ governo non fa coi suoi rigori, ringt~aziamone il Cielo, •

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