La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-22JJ.\. SOCIETA' AL SICURO DEGLI SCONVOLGiì\IENTI; LA SICUREZZ.\ DELLE PAOPHIETA'; LA LIBERTA' DEL CO!IIniERCIO. l / ispirazione dell 'epoca illuminava la loro int eUi genza; ell eno non ri guardano indietro i diritti acqui stati , i tli ritti che uno spirito di dominazione universal e, senza esempio nella storia del mondo, aveva lungo t empo violato, e pretendeva violare ancora. La loro • anima sub isce di già l'influenza della Legge santa che e ll eno proclameranno pochi mesi dopo a Parigi IN FACCIA ALL'UNIVERSO; elleno sentono il dovere di non lasciare alta Francia delle NAZIONI CliE GIAlUl\IAI l\Ol'( POTREBBERO FONDERVISI; appellandone contro essa alla sorte delle armi, protestano che non d~siderano no11 vogliono NO. NE SOFFRIRANNO LO SlUEl\IBR.UlENTO. La luce della Legge Santa, il favore per i grandi principii , poco tempo avanti e dopo la caduta del gigante dell'epoca, regolano presso i sovrani segnatari del congresso e loro plenipot enziari le grandi, come le piccole cose. È a nome dell'indipendenza delle nazioni che l'Alemagna, l'Ungheria, l'Italia si sollevano, è a nome dell'INTEGRITA.' DELLA PROPRIETA' DELLE NAZIONI, che, il 15 Settembr e il Visconte Castlerengh scrive in ques ti termini alle potenze alleate: «Nella capitale della Franci a, a Parigi, sono aecumulélte spoglie, statue, quadri della più gran parte dell'Europa. :» Le Potenze, per vendicare LE LORO LIBERTA' E PER JlACIFICARE IL l\IONDO sono state due volte obbliga/e a invader la Francia .. . È stato il colmo della debolezza come dell' INGIUSTIZIA .. ... se i sovrani alleati dai QUALI L'UNIVERSO ATTENDE f'()N ANSIETA' PROTEZlONE E RIPOSO NEGASSERO QUESTO PRINCIPIO n ' INTFGRITA' nella sua giusta e libe1·ale applica~ione

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