La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 20s' impegnano in conseguenza IN FACClA ALL'UNIVERSO, in loro proprio nome, colle loro firm e personali, colla loro fe de personn lc confessatn in faccia al mondo ed a Dio; e tn t te l e altre po tenze convengono a confessnre ug ualmentè la veritit che qu ell e confessano. Napol eone I a Sant'Elena hn detto, che qest' i1lea della santa alleanza di sov1·ani e di popoli , le potenze ·egnatari c del congresso d i Vienna gli e l'ave vano rubata. Ha agg iunto , che era suo sc,1po l'associazione, la 1'igenet·az ione, la costituzione della grande famiglia europea. f< Non v i è altro GRANDE equilibrio possibile che l'agglomerazione_, la conf ederazione dei g1·andi popoli . Perciò il 1·avvicinnmenlo dell ' ideale della ci- .,,ilizzazione; pe r esso: per la Francia, LA CONQUISTA lUORALE DELL'EUROPA. )) L ' ill ea, non era stata rubata acl alcuno: di già i temp i la generavano. La pace era un bi sogno ogni dì più un ive r sa le, poichè di già si aumentavano l e comunicazioni, i ricnmbi, la r ecognizione de i popoli in una sola famiglia. 1/iùea cattolica, posta dal papato, della co.munione unica dell e nazioni , ricompariva ; Napoleone I mirava a preparurne la realizzazione in uno seopo soc ial e; l e potenze segnntarie, - bi sogna rende r loro questa giustizia, - si elevano al di là. Elleno ne fanno un dovere di coscienza pH il compimento della legge divina, della quale i sovrani si riconoscono ì delegali, gli esecutori. Non era questo neppure uno sfancio del momento, nn entusiasmo il'l'eflessivo. La coalizione, nei suoi ultimi conati, aveva cercato la sua forza in questi pl'incipi. Dopo la rottura dci negoziati di Chàtillon, i sovrani

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