Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

66 NOTE Frati, •Ji Gesuiti, di. Scollulici; doversi convincere gl'intelletti inct·eduli; il C1·istianesimo esser pum fi losofia; - e rammentanùovi ancol'a la scelta che voi faceste della Reli gionè a pl'imaria molla delle sommosse, e come a lei deste la preminenza , - perchè ( vostt·e pa- " rolc) l'orga no des tinalo dalla na tma alla disposizione relt giosa, )l secondo la ft•enologia è situato nella sommità tlel capo?- Nè egli Yi tace - il sacro 1·accnpriccio che gl' infondest e nell e \'en e qnantlo con imagin e rapita alle sacre carte gli dipinges te - le nazioni che , lacc t·e e incatlavet•ite dai despoti, si agitano cupamente e si at·- , ruolano , siccome ossa accatastate nel scpolct·o, frementi al suono , tl ell a Lt·omùa che le ri chiama a nuova vita.- Questo racca pt·iccio, questo tenibile conce tto, o Giobet•Li , t'addoppiando sul Campidoglio la mauìa del Lt·iumiviro (non immemot·e delle vostre doglie col più austero dei poeti) gli trasse allo sguat·do (quasi a novello Oreste) , scopet·chia ti sepolcri e spettri levantisi in piede minaccevoli, e, dut•a nt e la visione, vi leggeva scritto il n ome delle case regnanlt", e t'aillguranùovi i popoli prostrati e la spezzata Italia, scamùi ava nei Cc:>ari unti da Samuclc pct· ordine divino, gl' ·imbecilli cd i fanciulli scttal'i invasa ti, cot·t·otti c instupiditi dalle voslt'e dottrine, uè intanto si JCCO I'gcva che a lui medesimo despota dittatore era sgabello il cad-avere ùi una vittima, c che altt·i mille suoi pugnali aveano contaminato il suolo patt·io, vedova te le madri ed i figliuoli, seminate le furie della cittadina discot·dia, t•ul>ati gli altat·i. svenati i sacerdoti del Dio vivente, turbata dal Tebt·o alle l'emote pat·t i detr Orùe la maestà della Fede, e pt'eparato in futuro all'Italia il fl'lltto lacl'imevo le di questi esecrandi mi sfa tti! Nè voi Gioberti n~llo spavcntarvi sul terribile concetto delle sacre carte vi accorgevate, che appunto ripri stinando colle vos tt·e dottrine il paganesimo avreste riprodotto non' put' l• immagine, ma la reallà delle nazioni lacere c incadaverite dai despoti cupamente agitantesi siccome ossa ar.catastate nel sepolcr$ . e le quali solo il Cattolicismo l'ichiamò a vita e le serùerà coll'opera pt'O[H' ia anima ta dallo Spit•ito Santo, e col senno e colla giustizia de' Cesari a lui devoti 'i Ed oggi che aveste un vivo esempio ed una prova di tale miset·ando stato delle nazioni, nella da voi pt·edicata in secre to, e con at•Lifìzio ve lata ne' vostri sct•itli glot·iosa t•epubblica del 9 fehbraio , persisterete ancora nell ' affermare, che i Pontefici hanno morto la re li gione, spogliando i :dmboli delle loro idee c inlrodncenùo nella ge t·at•cbia il fasto , nè dovet·e il secolo filosofo t•innegare la 1·ag?·one per cenni di estrin seca autol'ilà ~ nè intcrdit•si il libero esame: e

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