Lettera con cui Vincenzo Gioberti si associa alla Giovine Italia

46 Al COMPILATORI tavia accennarvi che una piccola parte dei pen sieri, che mi sono occvl'Si, leggendo il vostro giornale. Vi bo scritto questo poco, perchè ho caro che sappiate, come il mio modo di pensare s' accorda col vostro (parlando specialmente di ciò che dite nel tet'ZO fascicolo), sal vo poche differenze e di piccolo momento, che non rileva avvertire 20 ••••• Amatemi come uno sconosciuto, che , attesa la debolezza delle sue forze , non può pt·omettervi altro ( ma questo ve lo prometto francamente) che una costante disposizione e un vivo desiderio di morire con voi, se v'ha duopo, per la comune patria.2t Addio. Italia ) 1834. Vostro amico e fratello DEliiOFILO NOTE ESTRATTE DALL'ECO. Sono adunque, secondo Gioberti, tristi tu t li coloro che non amauo e non bcneùicono alla sacrosanta impeesa della Giovine Italia: quindi tt·istissima la Chiesa Cattolica che percosse quegli apostoli dei suoi :materni 1 ! 2 Eù è Jllll' troppo a lagt·imare che colcstot·o , sfolgoranti della boria puct·ile ùi lot·o flos ce dottrine, \'cnissHo allora trascclti, ed ora siano tenuti quali rifot·matori degli stuùii l'azionali. 3 Il pelasgico abate Giobeeti foese reputa carname da cot•vi Piett·o Lombat·ùo, S. Tomaso ù 'Aquino, S. Bonaventu1·a, Scoto, Dante, e tutti, a dii' ùt·eve, quei valcntis:;imi tì!osofi che fìot•it•ono nell'età di mezzo, c dei quali parla con tanto onore Ozanam nella sua storia della fìlo solìa ? 4 Giordano 1:3t'uno da Nola, vestito Domenicano, pt·esto abbandona il co nvento; c per esser libero va a Gincvt·a, dove cntea in contesa con Calvino e Bcza , di cui aveva abbraccialo le dotlt•ine: passa in F1·ancia, in In ghilterra, in Germania, ma in nessun luogo trova tt·anquiliilà; colpa, l' immensa sua supCl'ùia testimoniata in modo spe-

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