Giacomo Sani - Discorsi pronunciati alla Camera dei deputati ...

36 si sono s~ritte delle bellissime frasi ed i~ verità sen tirei rimorso se ve ne dovessi defraudare. «Si può in due anni fare un soldato di fanteria di un rozzo montanaro, di un avvilito cafone, di u;n ignorante plebeo, di un azzimato bellimbusto? Si può ·in due anni instillare in essi tanta forza d'animo che loro vieti di obbedire all'istinto della vita sul campo di battaglia, che li spinga ad obbedire ciecamente, a prezzo di qualunqu~ pericolo, a un alt~o uomo, sol perchè è graduato? A vedere nella bandiera del reggimento non un pezzo di seta, ma un che di grande e di prezioso che deve riunire tutti i petti s farlesi scudo, tutti gli intendimenti a piantarla nel cuore deUe posizioni nemiche? Si può far loro apprezzare il bene supreml> di avere un,a patria ? Il debito sacro per tutti i cittadini di difenderla a qualunque costo ? ·l> Belle frasi, bellissime invero l Ma pare a me che chi le ha dettate abbia avuto due grandissimi torti: il primo, di lasciarsi trasportare dal proprio soggetto, e, per conseguenza, di caricare soverchiament e le tinte ; il secondo, di spingere l'argomento a quel punto che prova troppo e quindi non prova nulla ; o, se qualche cosa prova) è in favore della tesi contraria. Che in Italia vi siano ancora delle classi ignoranti lo sanno tut ti ; ma tutti sanno ancora che, appunto perchè oggi impera un principio diverso dal prece.. dente, quello cioè de~ servizio generale, non entr~no nell'esercito solamente gli avviliti cafoni, i rozzi montanari, i plebei ignoranti, ma anche giovani intelligent i e istrutti. E tutti sanno ancora che le tenebre dell~ ignoranza vanno sempre più diradan-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==