Massimo d'Azeglio - Discorso ... e altri pronunciati ne' banchetti tenuti in Pesaro

26 . l L' lJ:NIOlWE ~ITTA.DIN.& PAROLE I>ETTE IL l 3 SETTEMBRE I 84 7 Le dissensioni nostre mosse 1 or sono pochi giorni, dal desiderio di onor~re un uomo Italiano, che coll'eloquenza dell~ parola e degli scritti coopera alla 11os~r~ morale rìgene~~zione, bençhè facciano manifesto pna nobjle contesa çleglj ~nirni nostri nel levar lodi aj virtuosi, ai sapienti, ai magnanimi, sono tuttavia. da 11bbandonarsi come cagioni potentissime della nostra sventura~~ Esse avvalorano e nlagnificano la potenz~ dell'av" ersarjo, soervano le nostre forze, smentiscono in faccia alle altre nazioni i nostri desiderii, e cj frodano jn avvenire delle più belle speranze. Glori~ perciò a quei Saggi, che fatti maestri del popolo predicano r unior)e' la carità fraterna, la r-assegn~zione vicendevole? la paziepza , il rispetto indistinto a tutte le classi de' cittadini, il vero arnore della patria, il sacrificio delle sostanze e della vita per Lei; a quelli da ultjmo che si studiatlO di comporre le parti discordaoti e non eli separare, di per~uadere e non d~ irritare. Se una è la Religione eh~ informa i nostri costumi, se uno il Principe che ci governa, se una la terra che ci diede i natali, se uno il dt)siclerio , una Ja speranza che ci anima, sia ll.OO anche il 11os tro pensare, uno r operare. Questa verità è annunziata da tutte le lingue, ed è sostenuta da quel senso moraJe, che è la stessa voce di I)io nel popolo incivilito. Se po-

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