Massimo d'Azeglio - Discorso ... e altri pronunciati ne' banchetti tenuti in Pesaro

18 PAROLE DETTE DAL SIGNOR P1l0SFERO FULlGNO l ISRAELITA Eel Banchetto dell' 8 settembre 1847 Più degnamente non poteasi festeggiare la presenza di un Grande Italiano, di MASSIMO n'AzEGLIO, che col mostrargli confusi in questo banchetto tutti gli ordini de' Cittadini. Che innanzi al d'.i\ze-. glio, i1 quale ben sente ciò che voglia dire eguaglianza civile, ogni Cittadino ( qualunque siane il culto, e la condizione ) ha diritto all'affezione, e alla stima dell'altro. Tale principio da lui, e dal magna-nimo GIOBERTI· proclamato, siede oggi gigante in Vaticano, e al Grande, c Sommo PIO NONO siamo debitori di averlo primo, fra i Principi ItaJiani, posto in pratica. Iddio creò tutti eguali, ed è Padre indistintamente di tut ti, quindi l' obbligo in ciascuno di riguardare tutti come frateJli, nè colpa può essere nell~ individuo pe-r la. sua diversa posizione in mezzo alla Società. Viva dunqne PIO NONO· che tuttll: 1' umanità d'un amplesso ahhracriò, e a tutti additò il vero sentiero della sociale prosperità nella pratica dei doveri, e· nell'esercizio dei civili· diritti ! Viva il 1\'Jagnanimo Eminentissimo FIESCHI che degnamente in questa Provincia Jo rappresenta. Viva r Eminentissimo FERRETTI che della carità di PIO miraglio si fece !

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