Giuseppe Faravelli - La democrazia socialista

Gli ignoranti affermano che noi siamo materialisti. Ma il marxismo non è materialistico. Fondamento della sua filosofia non è una astratta materia che neppure i materialisti sanno definire, ma l'uomo, l'uomo con tutti i suoi bisogni ideali e pratici, sintesi di anima e carne, natura e spirito ('). Si afferma inoltre che noi vogliamo privare della proprietà L fondamento della personalità - chi se l'è procacciata col sudore della fronte. e vero il contrario. Il Partito Socialista non vuole l'abolizione dèlla proprietà in generale, ma della proprietà capitalistica, ossia sfruttatrice; esso vuol restituire la proprietà, usurpata da pochi privilegiati, a tutti coloro che lavorano, cioè, in regime socialista, a tutta l'umanità, e restituirla nell'unica forma consentita dalla evoluzione del sistema economico compiuta in regime capitalistico, nel quale domina la grande azienda concentrata, e cioè nella forma collettiva. Non è ancora stato dimostrato che la socializzazion~ · dei mezzi di produzione, vale a dire l'organizzazione della produzione sociale secondo i bisogni sociali anzichè secondo il profitto di una classe, contrasti con la religione cristiana. ( 1 ) Questa recisa affermazione che il marxismo non è materialistico, ha stupilo alcuni ascoltatori. Ma è ormai generale il ripudio di quella concezione che fa del socialismo un prodotto fatale delrevoluzione economica e sostituisce all'azione volontaria di classe del proletariato la dialettica di astratte categorie eco• nomiche. Una concezione attivistica e volontaristica del socialismo non può averè come presupposto filosofico il materialismo naturalistico, che fa dell'uomo un prodotto passivo dell'ambiente e si converte, in sede storica, in un piatto determinismo economico; e neppure il cosiddetto « materialismo dialettico• della scuola russa (Pleckanoff, Lenin, Bukarin), intruglio incoerente e contraddittorio di materialismo e di dialettica hegeliana. Essa ha invece come presupposto la « filosofia della praxis •• potentemente abbozzata da Mar~ nelle celebri Glo.sse al Feuerbach, nelle quali egli si oppone al materialismo meccanicistico non meno che all'idealismo. Questa • filosofia de11a praxis • fu svolta organicamente, specie per merito della scuola marxist1 italiana. Vedi i tré classici opuscoli di Antonio Labriola sulla Concezione materlaJJsllca della .storia, e segnatamente l'ultimo: Dlscouendo di socialismo e di filosofia, e vedi la ricostruzione che del pensiero di Antonio labriola è stata esposta dal Diambrlni Palazzi e soprattutto da Luigi ·oal Pane nella sua opera capitale sul filosofo napoletano. Vedi inoltre l'opuscolo sul materialismo storico di Corrado Barbà.gallo. La sistemazione più perspicua della filosofia della praxis è dovuta a Rodolfo Mondolfo. Cfr. le sue opere: Il materialisgto storico in Federico Engels e Sulle orme di Marx. Una-interpretazione nettamente antimaterialistica del marxismo si può ricavare altresi dalla notevole serie di articoli scritti da Lelio Basso in Critica Sociale (ultime annate avanti la soppressione) e nel Quarto Stato di Rosselli. 15 mo Bianco

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