Giuseppe Macaggi - Decentramento politico e amministrativo

- 109 - Poniamo ahe, senLa rinunzi.are a nessu11,1 ùdie ilOstrn maggiori asip1-razioni e senza ipotecare il 1uluro, siamo àisposti a conlenLarci, per ora, Cii vedere aLLuatiol'antico µrxigramma deLla Sinistra storica, il Palio ù1 rlorna, ancora tanto giovani e freschi. Ci pare d'essere ct'.un sovversivismo as3aì rno,desto e d.i ibuona pasta, tnendoci in u0:;i morigerati confini e sulla piatta.forma par·•· lamentale. Sappiamo bene quanto ries::,ono rna,l gradite, in questi tempi d:i socialismo Lrionfante, quelle parolone di Pailo nazionale e Costituente onde si è tanto tempo oompi,a.ciuta la Democrazia estraparlamenlale. Orbene, quei ve-echi programmi democrct• ii.ci, ,pure non discuLendo il caposaldo dell:i monarchia, ponevano iiI1 prima linea. la re\·isione dello Statuto, al che si riduce, ad esempio, 1'eJcetli,vj[àdel Senato. Prodamav:1no come riforma capitale il <leicentramento. Non si contenta.vano insomma di impinguare di leg.gi e leg.gi.ne la nostra. ,già -così vasta legislaznone: volevamo, come garanzia di fiu(lne leggi ,modi-fkare gli ·organi onde le leggi Biblioteca Gino B,anco

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