Ernesto Buonaiuti - La Chiesa e il comunismo

IL CONCETTO CRISTIANO DELLA PROPRIETÀ Comunque, la Quadragesimo anno tornava a ribadire l'inviolabile inattaccabilità deUa proprietà privata, pure mettendone in risalto la funzione sociale. « Voi conoscete, ammoniva Pio XI, rivo\gendosi ai vescovi di tutto i\ mondo, come il nostro predecessore di felice memoria abbia difeso gagliardamente il didtto di proprietà contro gli errori dei socialisti del suo tempo, dimostrando che l'abolizione della proprietà privata tornerebbe, non a vantaggio, ma ad estrema rovina della classe operaia. E poichè vi ha di quelli che con la più ingiuriosa deUe calunnie accusano il sommo Pontefice--e la Dhiesa stessa quasi abbia preso o prenda ancora le parti dei ricchi contro i proietari, e poichè tra i cattoµci stessi si riscontrano dissem;i intorno alla vera e schietta sentenza leoniana, ci sembra bene ribattere ogni calunnia contro quella dottrina, che è la cattolica, su questo argòmento, e difenderla da false interpretazioni ». Questa difesa si riduceva in sostanza a insistere sulla funzione sociale. della proprietà, sulla necessità che le condizioni degli ,operai fossero tutelate dal capitale, sicchè · il salario fosse conguagliato a quelle nooessità di vita che solo consentono ad un aggregato familiare p necessario al sostentamento, all'educazione, al dignitoso viver() morale. Un certo idilliaco ottimismo sembrava ispirare al riguardo l'Enciclica pontificia. Scriveva Pio XI nella sua Enciclica : « La quantità del salario deve contemperarsi col pubblico bene economico. Giova a questa prosperità o bene comune che gli operai mettano da parte la porzione di salario, che loro 'Sopravanza alle spese necessarie, per giungere a poco a poco ad un modesto patrimonio; ma non è da trasandare un altro punto di importan·za forse non minore e ai nostri tempi affatto necessario, che cioè a coloro 22 Biblioteca G no Bianco

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