Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

3:lfronte, i capelli del ciu tl'o, usati a d nrte per farn<' una frangetta, c sopmtutto C'On un derolelt' da mett('r spavento perfino.... all"on. Luzzat ti ! .lladauwi.~el/e li1u·mula st l"illa, s i dimena, lancia sg-uardi nssassini, sped:tlmt•nte diretti ad llll utlìC"ialetto ~n·<·o che c montato su a Corfù; finnlmente ha finito. Il pubblico ride a non potc•·m· più ed applaude. Tiro un sospiro di soddisfazione. Il primo numt• r o <' andato beni'! Ila srguito Azzoue che r i ha dl'tto d ' aver fatto l' ;trtista drnmmatico. Egli deelama, con ab· bastanza fo~a. una poesia del Pasroli tradotta dal francese di \ "icror llugo. Ad un ('('rtO momento s'impunta. ma però subito si riprende. Si ' 'ede <·he ha ~allnto a pie pari l' ostacolo, e, se n<' soffre la soll,~ione di continuità, Yi<·<•,·ersa il pubblico non se n<' prroecupa di so, ·<' rchio. AndH' Az· zone è tlpplaudito. Il suo però ~ più un suceesso di stima che di eonsrnso. )[a quando si dice l'uomo amhizio>o! Azzone, infntti , non c c•bn t<•nto e Yuolr recitare ad o~ni eo;to una s<·('na tragÌ<"a di sua <'selusiva fabbriea7.ione. mflìgurante g li ultimi minuti d'un uomo che si dC'cid<' al suil"idio. Xel punto rulminnnte tutti g li occhi sono inumiditi, più di una borea morde il fazzoletto. ma ad un tmtto e'<' qunlcuno eh<' non sa contene rsi. .... o >C·oppia n<•l salone. uua collettiva rd omcrica r isata. Povl'ro 1\Z· zone ! Xon <.,da tutti pro,·ocare il riso con la tragedia c f<<r piangere con la farsa! · Poi Tomnssini ha ceduto la seranna del pianoforte ad un g ioYinc g reco e ha re<"itate, l'un dopo l'altra, dopo cssrrtii truc<"alo meravig- liosamente, data l' insuftkicnza dci mrzzi. dur o tre marchiPlte il cu i rirordo mi far•\ per molto tempo, mggrinzir<' la p<' Ile <' v<•nire i briYidi. In ultimo 1\YI"<'bbr do,·uto rhiud<'r<' lo spett:wolo lo Scarsell i {i.ol"l'ntin spi>·ito lii~~ru·,·o ma cercalo di quil, C'Prc·alo di l;\, egli se n<' sta nrlla sua <·ue<·etta a di~Prire la tPrza sbornia della giomata ' L'l sa la 'i \"IlOta leu tamcnte. l'oc·o dopo sul c•u·tpllon c Yie1w atlisso uno strisc·ionP l'Oli la s!'gu!'llt<' di<·itura a l!'trCI"e <"Ubitnli: dato il !1'"11/Ule "'''c<·,•sso di'l/n s)H•Ilru·n/n /" i111p1·esru·io.... si ,, .<l'il·idalo!

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==