Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

18 buglio 1914. Avnnti al mare .\ùri atico ... Caro Marabini. Non mi sento /'autorità di porre una mia pre - fazione alle vostre pagine garibaldine cl1e sono pagine di battaglia in ogni senso, contro ogni viltà. La mia vita, vuota di opere, mi ha portato al di là del desiderio della lode, ma non al di là del timore delle oneste censure, e si potrebbe onestamente censurarmi, se, non avendo mai I'Omba/luto, io vi dicessi che la chimera a cui correste dietro, combattendo, è paragonabile alla formosa donna di Ora:::io. Ma non sembrerei 1111 retore ·del romanticismo, fatto di sole e comode parole, se esaltassi in voi e nei compagni vostri la virtù del prodigare la vita, io cl1e me la serbo avaro, aspettando non sò quale domani! Io amo quanti sanno osare anche inutilmente. L'audacia dei pocl1i generosi è un tonico contro la costituzionale organica mediocrità dei saggi calco - latori sulla bilancia. Ma il problema del futuro è più complesso che non appaia, guardandolo soltanto dal lato psicologico. Ci furono sempre det codardi e dei temerari. Sempre si potrà sottilizzare sul quando e sul come, ed anche con cuore purissimo. Ricordate la leopardiana e un pò fanciullesca parafrasi di Simonide, che benedice11a atte antiche età...

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