C'è chi aggiunge, sottoYocc, che il genemle abbia, du - rante l'ultimo g-iorno di b ttt tglia, oslinntru,l·!n{e cei 'Ntto i ]JIInti piìt p,•,·icolosi, più bersagliati, insot'!'crC'nte alla c:>ortazione dei suoi più ti li. Quale visione tragica sarà pass<tta nell'animo suo., C;tde\"ano aeeanto a lui. eolpiti dai uwusr'J'. prima un infermiet·c, poi un solchtto dt>lla compagnht treno. Lui, tranquillo, a m \~tiPMC i fichi scc •h i di cui an• va amJJia pro\'Vi>ta nell'interno della ('amicia t·ossa. Generale ,-oi volete m~rire, aveva o'st>t·vato, timido, un ufficiale. t'd egl i scn'ro: · - C'hi insegna la prudrnza ad un Garibaldi'? O m sta tranquillo su quella cassa di legno e ci guarda, lieto in Yolto. 'mentre calorosamente stringe la mano a Bianchini P d sorridP orgoglioso certo della splendida azione s\-olla dal nostro battaglione in pt·otc•zionc della ritirata. T feriti, gli ultimi f<'rili mct'olti sotto l' infuriare della mitraglia tH.>mica. ~ono rieon'rat i dentr0 il molino. l'n tenente grr<·o, tale Lopulos, è là, stecchito. sulla barella. l'n sa<·c·o g·li copte il vi:;o. E' mor to proprio adesso. Alcuni soldati stanno scanwdo per lui una fossa ai piedi di un albero. Ora Ravasin i e :-/anni partono a cavallo alla \"Olta di ~letzovon latori di telegmmmi a l Comando greco. l o stmccio un foglio dal mio taccuino. vi scrivo un laconiC'o telegramtna per la tnia famiglia. e lo consegno a Havasini con la raec01nandazione di ~pacciarlo appena C'~li giunga a ;\[etzovon. Tntanto cade la sera. La nostra compagn ia ha l" ordine di trasport.a.t·e i fe r iti. Un plotone circonderà il generale. All'an nunzio che a i nost ri soldati, esausti per la fame, stremati dalle fatiche è atlìdato ora il gravissimo incarico di portare le barelle, un grido d' ind ignazioue ri esce dal labbro. ;I la presto torniamo cal mi. l soldat i di ~ior i s e di Costa se ne sono q uasi tutt i andati. l\on rimaniamo che noi. Dovremo dunque lascia re in mano al nemico coloro c he caddero da valorosi?
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