Toti - La cambiale

6 LA CAMBIALE vere gli occhi d'Argo, in avvertire a chi tu dai a cambio, a chi tu rimetti, a chi rifida colui che ritorna i l tuo. Per la qual cosa, coloro che non hanno la pratica, usano dare i loro denari a un Banco che l i cambi per loro, con doppia provvisione, per non avere a conoscere altro debitore, che quel Banco. Se voi pel contrario avete debito, e se volete stare sui cambi, come non correte rischi d'altri, ma altri di voi, così ogni altra cosa, rivolto l'ordine, torna al contrario; però non richiede altro insegnamento, essendo delle medesime cose una medesima disciplina, » Col nome di cambiale, da principio, si intendeva propriamente la lettera di cambio; in proseguo di tempo, e da noi in Italia col codice di commercio 1883, col nome di cambiale si intende; sia la lettera di cambio, sia il pagherò o vaglia cambiario. La lettera di cambio è detta ancora tratta. Come lo lesigna i l nome, cambiale viene da cambio; perchè nel suo significato originario e naturale era, come è, commutazione, cambio di cose; cioè, merci, denaro. La cambiale, nel medio evo, non aveva altro scopo economico che quello infuori di evitare i l tra sporto del denaro da una piazza ad un altra, tali trasporti essendo in allora pieni di pericoli e di danni; ed anche, perchè non essendovi la carta moneta si sarebbe dovuto portare numerario, i l che era difficoltoso.

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