Toti - La cambiale

IO LA CAMBIALE Nel pagherò può porsi, anche, accetto, come nel pagherò o vaglia cambiario può porsi un domicilio che non sia quello dove abita l'accettante. Quando sia posto domicilio diverso, è da avvertirsi che i l possessore della cambiale la presenta al domicilio eletto pel pagamento, e^questo non effettuato, è lì che si eleva i l protesto. Prima di inoltrarsi nella materia, è conveniente i l fare conoscere che la cambiale va scritta su carta stampata e bollata venduta dallo stato, e ciò a forma dell'art. 4 n. 2 della legge 14 luglio 1887, n. 9702 pubblicato dall'editore. La carta che vende lo stato è proporzionale al valore della cifra per cui uno accetta la cambiale, e così: per una cambiale fino a L. 100, — 0,05. dalle 100 alle 200 — 0,10. dalle 200 alle 300 — 0,15 coi due decimi di guerra 0,18. dalle 300 alle 600 — 0,30 > 0,36 dalle 600 alle 1000 — 0,50 » 0,60 e di seguito per ogni mille lire centesimi 50 in più e relativi decimi di guerra. Siccome, colla legge sopra accennata, e per l'art. 12 occorre pure la marca di quietanza da 5 centesimi fino a 100 lire e da 10 centesimi dalle 100 in su, lo stato ha posto in vendita cambiali a prezzo superiore in cui è detto più centesimi 5 o IO per la quietanza. Ove si adoperi carta da

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==