Osvaldo Gnocchi-Viani - Le Borse del Lavoro

- 13- sia riguardo al dirilto attivo e passno clettoiale, sono dettate dal più gretto punto d1 vista borghese e da un j~\~t~~~!![°c~f~\:n~~ ~ ~ÌÌa°~~1~la~ ~~:~t~~~\1~:a 1 iJ diritto di coalizione e di associazione venga trattato come viene ora trattato, abbiano la volontà sincera di rendere possibile l'organizzazione della classe operaia; « Considerato infine che la esigua propor-zìonedi rap– presentanza parlamentare, quale la concede l'accennato f::~f;à~ ef u~~~!•i~i1~1~!e~~~iè !~~ a~~ ~i~ 0 e1;"/ì Yautag$iOpiù impo1'tantce più sostanziale, cfie si 1m col suffragio u~·iivcrsalc,che è, cioè, la possibilità di una edu• cazione politica e della libera discussione; « li Comizio Popolare del 20 ottobre 1888 dichiara cho il pro15ettodi legge presentato il 5 oll•>brc 1886 pe1·la ist1tuz1onedi Camere Operaie non corrisponde in modo alcuno alle domande volute da una efficace rappresen– tanza degli interessi dei lavoratori salariati; e che il pro– letariato non cambierà mai la chiara e costante sua do– manda del suffragio elettorale, generale, uguale e diretto, per il piatto di lenti di una meschina. aggiunta all'attua.lo. ra~f~~;~!~Ìge~ia: 1 1 ~~ei~stJs~;i~~~~t; cose, la vecchia idea della Borsa del Lavoro fu risollevata a Parigi, ove finalmente,dopo tanto e tanto, le fece buon viso il ~luni- ~~ioi~2;:al~o!'ìn~-~~ià?ac~o~So ~•t~refut:deiì~ g~i~; una Commissione, coll'incarico che essa stud.iassee ana• lir.zasse in modo speciale la questione e ne riferisse. Fu– rono questi studii, combinati cogli insistenti e motivati b~;taV ::i\~ To~~ d ~~v:~i~~;~~:i~~t!e:~~~te.,~~ Intanto che tutto ciò sì tentava in Europa, gli Stati OJ1iti d'America attuavano i cosl da loro ehiaf!Jali Uffici del Lavoro. Nel 1885 questi Uffici erano 26, d1l'isifra diversi t 1 tt:~idce~~~~~o;~~~~e~!~~~ia 11 :~riEal~n 1 t 8 r1ici~utth~~t:i~ a Washington. Nello stesso anno, 1888, si ritentava la prova nel Belgio' 81 ot .l Gcno81

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=