Osvaldo Gnocchi-Viani - Le Borse del Lavoro

- IO - : 3clla;o: 1 l~~~~~!~~t~:;~~s1'~~;· r~; :t « Fondiamo un.a vera Borsa del Lavoro, apriamo un'in– « chiesta pel'lnanente sullo staio reale del consumo e della « produzione, ....... e che gli operai disoccupati di ciascuna « rofessione possano sapere dove il lorola,·01·0 fa bisogno.• c1,;tf!ir;::.~1:ie~it~dl! 0 ~Zit/ 1 ~ tlc ~r::ui~ u;iade~fu produ'!ione. · L'idea. della Borsa del La,,01'0 a,·ern 6 anni di vita. Passata attra,·crso la trafila di economisti, ministri e pre– fetti, eccola finalmente affron_tnta da operai, che comin– ciano a giudicarla coi proprii criterii e ad alimental'la col– l'àlito libero, indipendente e popolare delle loro aspirazioni. Tenuta, cosi, viva l'idea, dalla Francia passò in Austria, o,·c, nel 1856, l'economista l\lax Virth ne tentò l'applica• zione, ma senza esito alcuno soddisfacente. L'idea però non morrà; <lacchè essa fu scaldata dal soffio ope1·aio,cioè, dalle vergini forze del popolo, farà strada e compirà il su,AIdestino. Viene ora la volta di::glioperai austriaci: essi afferrano la questione, la studiano, la ristudiano nelle loro Associa· zioni e riescono a darle, con un nome nuovo, una m10Ya impronta e nuovi orizzonti, presentiti forse altrove, ma manifestati e chiariti mai prima di essi. co~1 1 f}i!l~i a1/~J:~ d~11~ri~r! ~~?1~,(~:~~~ i~;;•:~~:i!~ sima evoluzione teorica e di averla per ciò fatta entrare in una nuova fase della sua vita storica ideale. Narriamo. E1·a il 26 agosto l8ì2. Una grande Assemblea Popolare ~~1~!ddi~u:s~!! 111 ~ 1 q~~~ign~/ii~~~!f~: ~~Wki•a zione: dì dirigere un l\lemoriale al l\•linistero,per chiedere la istituzione cli Camere Operaie. La nota idea delle Borse di Lavoro aveva evidentemente fatto nelle menti degli operai aust1-iaci una evoluzione, la ~; 1 ~~i~ ~fil~~r~~:c1i1,Ji!1~~l!~;adeiib~~%~~~tfc c~~~c~~ 01>eraieelette dagli operai, avrebbero dovuto: - discutere ib!1oteca(.;moBia1

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