Ugo Rabbeno - Le Società cooperative di produzione

44 to una notevole divergenza, in questo senso, che l' organismo della produzione non riusciva un corpo unico, tendente tutto insieme e tutto egualmente alla stessa meta. Di qui l'escogitarsi cli spedienti di ogni genere per dare artificialmente al lavoro quella energia, che 11ecessariamente gli veni va a mancare. Ma quel!' antagonismo che già s,i delineava ;iell' organamento della produzione, scoppiava assai più vivo e rotente nella clistriLuzione: in questa si formavano interessi diversi ed opposti, che lottavano tra loro; c. nella lotta, al più forte toccava la vittoria. Non abbiamo bisogno di ricorrere alle teorie socialiste del Marx e del Roclbertus, tendenti a dimostrare che nell'ordinamento attuale il capitalismo spoglia il lavoro di tutta quella parte del valore eh lui prodotto che non è strettamente necessaria al suo mantenimento, per chiarire come un forte antagonismo ci sia, e come in questa lotta, in generale, il lavoro abbia la peggio. La quintessenza della questione sociale, dice lo Scbcel, sta in questo, che i lavoratori, sebbene cooperino al processo produttivo, nella presente produzione sono compensati, pel valore cli scambio della loro prestazione cli lavoro, con un trattamento fisso, il quale. siccome fa parte del costo di produzione clell' imprenditore, deve rappresentare per questi la più piccola frazione possibile di spesa; chè, a parità di tutle le altre condizioni, quanto più piccola è tale frazione, tanto più elevato è il profitto dcli' imprenditore. La questione sociale, dice benissimo lo Scheel, non sta nell'altezza ciel salario, ma nella esclusione dei lavoratori dal sopra[,più del prodotto oltre la spesa ciel salario. In una parola, il salario, compenso preventivo del lavoro, esclude il lavoratore dalla partecipazione al valore del prodotto de'll' industria, impedisce ad esso di csrrcitare qualsiasi influenza sulla ripartizione cli tale prodotto, e pone necessariamente in antagonismo l' interesse ciel salariato coli' interesse cli coloro fra cui da ultimo tale ripartizione avvi,ene.

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