William Morris ed i suoi ideali sociali

27 infine faccia a faccia con questo fatto: che la moderna civiltà, con la sua gerarchia elaborata, e colla sua disciplina di ferro, si basa tutta sul loro carico di fatica; e allora nessuna diminuzione d'orario basterà loro più. Vedranno che la società moderna sussiste ·soltanto finchè essi sopportano il loro peso con un certo grado di pazienza; e quando la pazienza si s:nà consumata, la società moderna se ne anderà in pezzi >>. Dopo una visita a Leeds ed a Bradford, egli scrive: « Il peso continuo della disciplina, in queste industrie ,·astamente organizzate, va: necessariamente limitando l'intelligenza degli operai e poco a poco annienta la loro individualità; ma il sistema è tanto possente ed incalzante ch'essi non saprebbero concepirne ormai un altro, in cui loro stessi potessero esser qualche cosa di meglio che non macchine umane». In altra parte troviamo la stessa idea condensata in un epigramma: << I fabtricanti di profitto individuale non sono una necessità per il lavoro, ma pi11ttosto un intoppo al lavoro stesso ». Parlando dell'Educazione sotto il Capitalismo, egli dice: « Mi sentivo stringere il cuore a vedere il signor Mc Choakumchild (r) ed i suoi metodi d'insegnamento; e pensavo quanto sono stato più fortunato io, a nascere in campagna, e ad esser mandato ad una scuola dove non s'ins-egna niente_, ma dove ho imparato l'archeologìa e le novelle, sulle dune di Wiltshire ». Sotto il titolo: « Come viviamo e come dovremmo vivere», egli scrive: « Molte volte quando mi sento rattristare dalla meschinità di quegl'idioti rasotti da conigli che i ricchi si fanno costruire a Bayswater ed altrove, mi consolo immaginando una futura gran- (r) Questo dev' essere un cognome inventato lì per lì, secondo l'ironia giocosa eh' è il fondo del carattere di Vvilliam Morris; perchè Choak vuol dire soffocare ; e child, ragazzo. Così lo si potrebbe tradurre in signor Soffocaragazzi. (Nota d. fmd.).

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