Carlo Gide - Della abolizione del profitto

8 suoni alcun istrumento, senza di lui non si può fare, e per conseguenza lo si deve pagare (I). Ma per quanto accada generalmente che il padrone sia anche il dir,ettore dell'azienda, in teoria le due qualità devono essere diligentemente separate, · il che avviene spesso anche nella realtà. Il manager, come lo chiamano gli americani non è il padrone. Per conseguenza il salario o il giusto compenso del manager - gerente-amministratore - non è il profitto: esso entra nelle spese di produzione. E qua·l'è il costo della produzione? E' il costo della materia prima, poi della mano <l'opera (vale a dìre del lavoro di trasformazione di questa materia); è l'interesse, l'ammortamento, l'assicurazione del capitale investito, ma è anche il costo del lavoro di direzione. La prova è che in tutte le Società, non solamente le Cooperative, ma anche quelle per azio·ni, le compàgnie ferroviarie, di miniere, ecc., i salarii o le indennità pagate agli amministratori, ingegneri, e direttori - compreso in ciò, per esempio·, il direttore generale della Paris-Lyon-Mediterranée o della Nord - figurano nelle spese di produzione (o nelle spese generali, che è la stessa cosa) esattamente come il salario del meccanico o degli operai di squadra. Nè si calcolano i dividendi da distribuire, vale a dire il profitto se, non dopo di aver dedotti tutti i compensi pagati. Nel trust del1'acciaio, il direttore, il manager Schwab riceve 800 mila dollari (quattro milioni di fran,chi) come suo onorario: ma è conteggiato nelle spese generali ciel triist. (1) Questa spiegazione può rivestire una forma tutt' affatto aristocratica, insegnando che l'imprenditore o il padrone essendo il, solo creatore del prodotto, tutto il valore del prodotto gli dovrebbe appartenere e éhe le parti che egli abbandona agli operai non sono che una parte del suo legittimo guadagno. Sono - come dice il Dè Cùrel in una produzione teatrale intitolata • li Pasto del, Leone ,, - i resti del leone, il superfluo della preda catturata che il leone sazio abbandona agli sciacalli. Questi debbono ritenersi ancora troppo fortunati poichè, senza l' ardimentoso caccia• tore ..non· avreooero niente ·da mangiare.

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