Camillo Berneri - Il lavoro attraente

7La ripugnanza delle società pa.storJzie e guerriere per 11la- ,oro conduce a fare della donna un • a.nimaile domestico» e delfo schiavo il • lavoratore tipo». Per -lo sd1ia,vo il la vero non è c.he pen:i.. Lo schiavo negro che ,ctisse a.cl un ·, 1iagglatorc: « La sci!DIJllia è mo.Ilo intelligente e ,potrebbe !Parlare. St non lo fa, è perchè non la si fo1-,:i a lavorare», ,esprimeva l'attitudine del lavoratore incatc,nato al ~avoro servHe. Le antiohe mitologie presentano il coltivatore come un repr<>bo scontante un peccato 'Cli ribellione. Actamo, universale JJrog0T1itore, è l'angelo caduto >Cia!paradiso dell'ozio all'inferno del lavor.o. Per la morale cristiana il J3.vo1·0 è •iJTIIJ)ostoda Dio all'uomo come consegue.nt.e pena de.I peccato originale. li Cattolicismo antico ,e (jlUCllomedioevale nobilitano il lavoro specialmea1t.e coone esipiazione. Anche 'l)er la Rifonma il lavoro fu « remedium peccati», benchè .ùutero e Ca,Jivino superassero San Tommaso, preannunciamdo I.a concezione moderna del lavoro come dig,nità, concezione abbozzata .dai maggiori ,pensatori de.I flinascimc:nto. là moralismo borghese trasferì nel campo deLla moral-0 civica il principio de.I dov.ere del lavoro, ed in,venlò una mistica neUa qt1ale lo s.frutia-t.o servile veniva m,om.unentato come « cavaliere del la\'Ol'O», come • fedele servitore», come « QPe.raio mode:~o », ccc. L'adattamento aibbrUtente e la mo1·ale pi,ccolo'-!borg1he.sepro. pria deJl'artigiano, <lel figlio <l'artigiani fattosi operaio di officina e del cont.adino inunbanato fecero sì che gli schiavi dell'industria non iwcssero (l)rofo1ndc. coscienza del giogo caipita.lista e della decadenza della loro per.sonalità. Emilio Zola, in « rravail », ha ben rlnd.ividuato e dipinto il tipo <lell'operaio incallito nel cervello, che concepisce il padrone corno indispensa· bile datoro <li Javor-0 e lo sene con canina ferleltà, che diserta le 1ott-e dell'cma,nciJpazione, che guarda con misonie.:sta ostilità ai ritrovati del progres.,o, c..he considera la ;,chi..i.vitù del lavoro con una fatali,stica passi\•ilà che de-genera dn una specie di masochismo. A ~ voder,c»•Jn, pro,pria seihiavitù il pro!etar1::ilo fu condotto dalla letteratura sociali5a, impietosita e sdegnata. Lo sviluippo deJl'jndll.Istria~ismo ci è descritto con colori cupi eta quanti lo ha,rnno seguito ,giuarclando all'uomo e non alla cassaforte. Heine, in « Che cosa è la Ge1,rr.ania >', ~Jarla delJ'In.gJ1ilterra come di un • a<bominevole paese, dove le macchine funzionano ·come uomini e gli uomini come macchino». B1blloteca Gino Bianco

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