Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. VI . - NERONE 83 — No, egli era lieto; — dopo che il cane mi ebbe morso egli si pose a scherzare con lui.., col cane, che stette per isbranargli il figliuolo.! Adesso anch' io non lo amo più... sai? Quando - lo vedo m' entra il trefflito nelle vene, è la sui voce mi cra Al dolore di capo. Spesso con gli occhi della mente io vedo non lontano un luogo oscuro, dond' esce rumore di bestemmie è d' imprecazioni scellerate; e una Voce irrequieta mi tintinni nelle orecchie: « Cotesta è la contrada dell' odio, tu sei aspettato colà ». Io non vi voglio andare; io non voglio odiare persona... molto meno mio padre . .. piuttosto voglio morire. Beatrice; tramutata nella faccia, si sentiva venir meno; ma con la forte volontà domando la natura, si vinse: levò gli oc- clii al cielo, si sforzò faVellare, e non potè; invece di pa- rola, dalla gola attenuata mise un singulto. Soprastette alquanto, e poi, con voce, che studiò rendere soave, disse: — Virgilio mio, non disperiamo; ma supplichiamo l'Eterno onde voglia ispirare sensi .più mansueti per noi nella mente del nostro genitore. — O Beatrice! E pensi tu, che io non lo abbia supplicato? Oh quante 'volte l' ho fatto! Là notte precedente al giorno in cui France sco Cènci respingendomi da se mi ruppe la testa, io mi levai cheto da 'letto in camicia, scalzo, e me ne andai giù in cappella; dove, inginoCchiato davanti la reliquia di santo Felice protettore della nostra famiglia', supplicai con tutto il fervore perchè l' anima del padre ammollisse, -e lo persuadesse a ricambiare con un poco di amore lo svisceratissimo bene che gli portavamo noi. Vedi eh! come mi esaudirono i 'Santi! E trattenendosi alquanto sòpra di se, poco dopo riPrese: — Ma un' altra preghiera conosco avermi esaudito Dio, e fu quando mi rilevai da letto e per la seconda volta andai a prostrarmi davanti al Crocifisso miracoloso, e: Abbi misericordia, dissi, o divino Redentore, di me, e tu o mi dona lò affetto del padre, o Tichion'ami alla tua pace. A queste parole Gesù piegò il capo , come per rispondermi : Sarai esaudito . . .

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