Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

14 'MATRICE ani miava. brutale a modo' del' orso che Morde lo spiedo che lo ha trafitto pensando sanarí la piaga: eihpio miscuglio, 'inhonima, d' Ajace di Nerone- e di bandito *volgare, don Giovanni Tencirio è un "frammento del suo carattere- (6). Visse tormento a se e ad altrui: odiò, e fu' òdiato; si nudrì di male, e il male lo 'uccise. Morì come forse avrebbe scelto morire; iMperciocché tanto erano giunte le Sue scellerate passioni a soffocare la natura, Ch' è lecito supporre, 'che sentendosi ormai grave di anni, e di forze più poco adattato a nuocere; almeno per lungo tempo, il Suo truce spirito esultasse. della strage del corpo nel pensiero, che varrebbe •a precipitare nel Sepolcro per via, di sangue la sua intera famiglia. Io immagino vedere cptest' anima - trista soffiare nei carboni ,che arroventarono le: tanaglie, le quali straziarono' Carni del suo - figliuolo Giacomo; alibrivare la mazzola che gli ruppe le tempia ; e a piene mani raccogliere il sangue grondante della scure che recise la testa dei: suoi, per bagnarsene il petto come •rugiada rinfrescante. E fermamente credo che sarebbe stata opera meritoria non pure. disperderne la cenere pei- quattro venti della terra, ma condannarne la ricordanza a perpetuo oblio, se il Consigliò divino non avesse posto la innocenza accanto al delitto, il vizio 'accanto' alla' virtù, il dolore al piacere, la luce alle tenebre;... e però le immanità sue non servissero a dimostrare quale e quanto bello angiolo di amore fosse Beatrice sua figlia, la più semplice, la più fiera, e la più infelice delle donzelle italiane. Polche giustizia mi muove a penetrare in cotesta antica sepoltura, io la scoperchio, sicuro di trovarvi la vergine sepolta, come già fu rinvenuto 'nelle catacombe romane il corpo di santa Cecilia (7) intatto, vestito di una veste bianca simbolo di purità, atteggiata a dolce riposo, con un nastro ver- miglio intorno al suo collo di cigno: cotesto 'nastro ver- miglio è la traccia della scure, che recise un capo divino da un corpo divino!

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