Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

INTRODUZYONE zione delle genti sopra il tuo capo incolpevole, e non pertanto reciso. Poichè seppi comprenderti, impetrami virtù che basti a narrare degnamente i tuoi casi a queste care itale fanciulle, che ti amano come sorella poco anzi dipartita dai dolci colloquii, quantunque 1; ombra , di due secoli e mezzo si distenda sopra il tuo sepolcro. » Certo, questa è storia di truci delitti; ma le donzelle della mia terra la leggeranno: — trapasserà le anime gentili a guisa di spada, ma la leggeranno. Quando si accosterà loro il giovane che amano, si affretteranno, arrossendo, a nasconderla; ma la leggeranno, e ti offriranno il premio che unico può darsi ai traditi — il pianto. Ed invero, perchè non la dovrebbero leggere? Forse perchè racconta di misfatti e di sventure? La trama del mondo si compone di fila di ferro. La virtù nel tempo pare fiaccola accesa gettata nelle tenebrose latebre dello abisso. Fate lieta fronte alla sventura; per molto tempo ancora siederà non invitata alle vostre mense, e temprerà il vostro vino col pianto. Quando cesserete di piangere voi sarete felici. E giovino adesso le lacrime e il sangue sparsi; imperciocchè il fiore della libertà non si nudrisca che di siffatte rugiade. La virtù, disse Socrate , in contesa con lo infortunio è spettacolo degno degli Dei. Bisogna pure che sia così, dacchè troppo spesso se lo pongano dinanzi ai loro occhi immortali. Pensoso più di te, che di me stesso, io piango e scrivo. Educato alla scuola dei mali, mi sono sacri i miseri. I fati mi avvolsero fino dalla nascita la sventura intorno alla vita come le fasce della infanzia: la sventura mi porse con le mammelle rigide un latte acerbo, ma la sventura ancora mi ha ricinto i fianchi con la zona della costanza; per cui dentro il carcere senza fine amaro incominciai questo racconto, e dentro il carcere adesso io lo compisco.

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