Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

NOTE, •(i) Questi versi, e taluni altri dei quali la citazione si omette, pronunziati da Francesco Cènci nel corso di questo Capitolo, appartengono a certo sonetto di Francesco•Berni canonico fiorentino. Le anime timorate dei Gesuiti, per evitare gli scandali, provvidero che fossero applicate ai Luterani le sentenze dette dal Berni contra i Preti, conciando il sonetto così: Piandete, tuteran, chè il nostro Christo Cotanto vi odia, che non più si offende Del Turco, e l' error vostro ognor si estende Per far lo stato vostro empio e tristo; cc. Questa mirifica trasformazione ( d' altronde ordinaria nella fabbrica dei Ge, suiti) occorre nella edizione delle Rime del Remi, fatta a Venezia nel 1627. (2) PETRARCA, Sonetti. (3) La inondazione del Tevere, a cui si allude, accadde al ritorno di Clemente VIII da Ferrara, eh' egli aggiunse ai dominii della Chiesa, il 23 dicembre tus. (4) veramente io per me penso che pochi uomini al mondo sieno degni del vituperio e dello abbominio dei posteri quanto Tito, con quella 'maschera di umanità sul volto, e con la fama usurpata di benigno. Io desidererei che i miei cornpatriotti tutti leggessero la Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio, onde imparassero, non dico a rispettare, ma ad ammirare i Giudei, combattenti per la indipendenza della patria contro la tremenda forza di Roma. Intanto mi sia lecito riportar qui una prova, dimostrativa quale e quanta fosse la umanità di Tifo: « I soldati, per isdegno o per odio « inchiodavano i dati loro nelle mani, e ciò in diverse maniere, per beffa; « e attesa la moltitudine, eh' essi erano, rhancava il terreno alle croci, e « le croci ai corpi » (i. 5. c. 6). « I Romani tanta strage fanno nella presa « di Gerusalemme, che allagarono .di sangue tutta quanta la città fino « ad ammorzarne molti luoghi compresi dal fuoco » (1. 6. c. 8). « Ora « perché i Romani erano stanchi di •trucidarè, e tuttavia compariva mol- • tissima gente, Tito manda un bando, i soli armati e restii si uccidano, « il rimanente si pigli Vivo: — tutto il fiore cacciato nel tempio, e rinchiuso « nel ricinto assegnato alle donne: per guardia vi pone i suoi liberti, e « Frontone suo amico perchè sentenziasse di quale castigo fosse mente-

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