Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

e CAP. IV. — LA TENTAZIONE 65 Perchè mi creava egli così? Egli metteva le forbici sopra la pezza intera, e poteva tagliarmi' a modo suo. E s' ci non mi creava, o perchè egli, Creatore, sofferse in pace che altri gli rubasse, e guastasse il mestiere? Anima mala: seno ellen° anime malvagie le nostre? Sia; io per certo non ho ragionevole fondamento per impugnarlo: ma non istava in facoltà sua farla buona, o cattiva? Poenituit ! Sì? Se ei si pentiva, segno è certo ch' egli aveva sbagliato; e se sbagliò, perchè mai portiamo g peso dei suoi errori? E dove è allora la sua ogniscienza , dove la onnipotenza sua, dove lo infinito suo amore? Che penseremmo noi di cotesta femmina, la quale si avvisasse percuotere il suo figliuolo perchè lo ha partorito gobbo? E posto che egli abbia errato, come questo libro del Inondo ci mostra palesemente ad ogni facciata; ma fosse poi buono davvero, secondoehè ci danno ad intendere quelli che lo conoscono; o non poteva tirar di frego su l' uomo e la natura intera, e' incominciare da capo? Meglio così, che impacciarsi in quel laberinto del riscatto, che a fin di conto non ha riscattato nulla. Egli fu nebbia: ha lasciato il tempo come lo trovò: — e se gli uomini prima andavano allo inferno di passo, ora ci vanno di corsa. Inferno! E sia; ed lo vi andrò, per la ragione che . la sentenza verrà profferita da chi è giudice e parte, e per di più senza appello. Tutti i giudici iniqui condannano senza appello. Deus autem fecit nos, non ipsi nòs. Non importa: se I' anima è morta col corpo, mi piace; se sopravvive, anche di questo mi contento; a patto che non mi venga tolta la facoltà, da me fino a questo punto esercitata, di maledire per omnia ,saecula saeculornin ; amen. o

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