Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

59.8 pEATittcE CENCI . aveva ormai. versate tutte ; adesso non, gli rimane a versare altro che sangue, - e. di questo arche poco. Egli pose la piano sul capo al fratello, e, voltata la faccia verso Banchi, a voce alta esclamò: — lo per l'ultima volta protestò, don Bernardino mio fratello essere incolpevole di tutto misfatto; e s' egli confessò altramente, ciò fece per forza delle torture. Pregate per me. Il carnefice gli lega le gambe ad Uno anello fitto nello intavolato;, gli benda gli occhi, e presa la mazzuola a mani sciolte gliela, vibra nella, tempia sinistra. • Egli stramazza di un tratto come bave al . macello. Il boia raddoppia altri sei colpi pel petto, e pel tergo del caduto. Le . ossa stritolandosi stridono: schizzano dintorno sangue, lacerti di carne, e frantumi di costole: poi il boia si curva, e gli pone sotto il collo la mazza, sopra la fronte un piede, sopra il seno un ginocchio, e gli sbarra 'la pancia , dove, tuffando il braccio fino al gomito, lo ritrae imbrattato di sangue,. con le viscere, fumanti del giustiziato in mano, le quali mostrò al popolo 'urlando: — Questa è la corata di Giacomo 'Cenci. E la .gittò in un canto; poi a colpi di accetta lo squartò. Uno sprillo di quella onda di sangue, che allagava il palco, e gorgogliando grondava giù da più lati, zampillò su la faccia, a Bernardino, cui quel tepido lavacro partecipò tanto di conoscenza quanto bastasse a comprendere il truce scempio fraterno. E svenne per la quarta volta. Ora poi il popolo credè morto anco lui. Condottolo subito in prigione, a grande stento lo riebbero; ma svagellando del continuo, e travagliato da grossissima febbre, Per molti giorni giacque della vita in forse, fìnchè, in virtù dell'assistenza dei meglio celebrati : fisici di .Roma, dopo molti mesi di malattia scampò. , La gente pendeva dubbia allora, oggi è chiarita — se a pena _maggiore avesse condannato il Papa Bernardino, o i suoi parenti. — Il placet di Clemente dichiarava: - graziarsi don Bernardino Cènci della vita, commutandogli la pena di morte con l' altra della galera a perpetuità, e a condizione che stesse presente alla giustizia dei SUO. congiunti. Clemente papa nell'anima sua, se pure non è peccato grande contro Dio chiamare anima la sostanza infernale capace di questi pensieri, meditava così: — O Bernardino alla vista della strage, vien meno, ed ho nel punto stesso conseguito il benefizio della sua morte, e la fama di clemenza; - o le sue fibre resistono alla scossa, e al-

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