Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

L'ULTIMA oaÀ Il bellissimo collo al ferro offerse;• : ('), • , O mia trancia ! Nobil terra, O mio sangue di Borbont Sol compiei diciasette anni, Nei diciotto appena or son. DaLRU'ancor non conosciuta, Con le vergini men vo. Quanto fei per te, Castiglia, • Tradimento non ci' entro. Le corone, che mi hai dato, Soli di sangúe e di dolor Ma ne avrò se in cielo un'altra, Che ben fla di più valor. Alla fin delle parole Il mazzier la mazzícò. Le cervella del bel capo Per la sala sparpagliò .(**). La processione che conduce al patibolo i fratelli Cènci, dopo avere percorsi) diverse strade, giunse alla fine in via Giulia, dove sostò davanti la carcere di Corte Savella. Beatrice e Lucrezia meditano in silenzio. Padre Angelico anch'esSo prega; ma vigilando attento egli ascolta un rumore, che sempre, e più sempre si avvicina. Alza . le ciglia, e vede traverso il pertugio della porta del carcere balenare una,figura che gli accenna della mano, ed egli comprendeluel cenno. Oh Dio! comecchè da lungo tempo ei logorasse la vita nella 'Opera senza fine amara di porgere conforto ai miseri ridotti ai supremi infortunii, non gli bastava l'anima per avvertire Beatrice, che era forza andare. Mentre ei stava improvsido di quello che si Vesse a fare, la fanciulla gliene offerse il modo nelle preci che indirizzava a Dio.' -- E se, ella diceva, questa immensa voglia che mi spinge fuori della vita verso le tue braccia, o Signore, è peccato, e tu me lo perdona. Quanto mi tarda aspettare Io sono quasi un esule, che sopra la spiaggia riarsa dal sole affretta col desiderio la nave che deve ricondurlo in patria. O cielo, patria veramente pia di tutti quelli che soffrono!, •.(*) Sonetto per la morte della Beatrice Cènci , ala quale egli stette presente. • (' i) La morte di Donna Bianca, Romanza spagnuola.

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