Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXVII. - LE VESTI 557 praggiunse inopinato e nuovo cotesto assalto di dolore, che Beatrice si sentì sgomenta. La costanza, di •cui ella aveva fatto procaccio mercè gli esefripii e gl' insegnamenti dei filosofi, già stava per venire meno; allorchè, piegando la testa, la percosse il raggio della lampada accesa. davanti • la immagine della Madonna. Allora ella esclamò: — Ah! è vero, ed io me ne scordava; quando manca ogni altro conforto, tu sei la stella di tutte le tempeste.. La : fede è la ragione delle sostanze spirituali, e noi oggimai tocchiamo la porta della Eternità. E tutte quelle donne di -subito levandosi, quasi spinte da un .medesimo spirito, rifuggirono alla Immagine celeste come i cigni volano sotto l' ale materne, se gli atterriva lo strido del fulmine: e da quella sorgente inesausta avendo attinto acqua di consolazione, tornarono da capo ad apparecchiarsi le vesti funerarie. Ecco le donne alternando preci e, ragionamenti giungoo all'alba del .giorno supremo. Dalla plaga -di oriente un chiarore roseo e diafano prometteva ai Romani una mattinata dorata e azzurra; - unico vanto, e forse ultima sciagura rimasta alla nostra terra senza fine sconsolata. . Adesso si presenta uno aiutante di, mastro Alessandro; questi si astenne, o non potè venire. Lo aiutante era giovane di anni, e di sembiante duro, non però disaggradevole : costui aveva già da qualche tempo sollevato . una sguardo di amore verso Vir- nè la lingua si era taciuta a domandare corrispondenza: ella gli aveva risposto abb.rividendo da capo alle piante, ond'ei veduto ogni tentativo invano, si era rimasto... per allora, dacchè non aveva potuto abbandonare la sua speranza. Di fatti, egli pensò, quale uomo., p» abiettissinia che fosse, avrebbe ardito' salutarla .col nome di sposa Quale ostello ricovrarla amica? Quale convento monaca?' E morto il 'padre, qual tenore l'avrebbe difesa dalla pubbliCa ingiuria, e dalla persecuzione della plebe? La infamia 'diventava pronuba necessaria a coteste nozze. Lo aiutante stringeva nelle mani un rasoio. Egli guardò lei, e rimase 'come abbagliato da /tanta bellezza; ella guardò lui, e sentì freddo; pure assicuratasi, incowinciò a pensare: Una voce di 'misericordia avrebbe tocco per avventura le viscere del pontefice? Torse alla belva plebea si toglie lo spettacolo del sangue, che vale a renderla sempre più feroce? - Parlate!... Indi rivolta allo aiutante, gli favellò: - A che vi rimanete costà come trasognata? Perchè ci costringete a così lunghi discorsi, quando ci sono contati i momenti per vivere? Noi ci stiamo apparecchiate a tutto.

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