Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

508 BEATRICE CENCI la mia monte non basta a confutarvi... però io... qui... dentro al cuore, sento che la verità non è dalla parte vostra. Non aveva peranche terminato di profferire queste parole che uscio del carcere si aperse di nuovo; e quinci affacciandosi le sembianze dolenti della matrigna e dei fratelli, le si schierarono intorno del' letto. Essi non fecero motto, anzi neppure un atto, e non pertanto da tutta la persona emanava la preghiera; — uno scongiuro muto — un pianto del cuore, che le orecchie non raccolgono, ma l' anima tremando sente. Ormai l' avvocato aveva esaurita la sua eloquenza; più altre parole anzichè giovare avriano nociuto ed ci sei conosceva; onde se ne stava disperato di potere riuscire nello intento. 11 silenzio si produsse lungo, durante il quale Beatrice tenne sempre fissi gli occhi nel Cristo rimasto sopra la coperta. Allo improvviso recatasi in mano cotesta immagine, e baciatala fervorosamente, con voce lugubre, come se recitasse il salmo dei morti, favellò: Poichè a voi così piace, e così sia. Tu, o Signore, queste cose vedi, ed ascolti; se sono empie perdonale, perchè fatte a fine di bene; se buone, retribuiscile come meritano. In quanto a me, io so che pei disperati non vi ha salute oltre quella di non sperare salute. — Il fato, che ci costringe, cesserà i suoi colpi sopra la lapide dei nostri sepolcri: — egli volgerà altrove i suoi passi quando avrà letto sul marmo: « Qui giacciono tutti i Cènci decapitati pei loro delitti i). Però a cagione del mio convincimento io non voglio togliervi l' ultimo raggio della speranza.; e poichè pei morenti è supremo refrigerio bevere col guardo la fuggente luce, così non parrni essere vittima affatto inutile. Se io potessi soffrire per tutti voi, ed essere accolta in espiazione, o piuttosto per placare l' acerbo destino che perseguita la nostra' famiglia, lo avrei fatto; non lo potendo, ecco io mi sagrifico inutilmente: di questo poi ho voluto ammonirvi, per pietà del dolore che risentireste tornando a precipitare in fondo della disperazione... La finestra male assicurata cedendo in quel punto al vento, che soffiava in cotesto giorno impetuoso, si aperse, e il lume che ardeva davanti la immagine della Madonna rimase spento. Beatrice, per questo caso nè più, nè meno mesta di prima, mormorò due versi del Petrarca, adattandoli al suo stato: Siccome fiamma, che per forza è spenta, Se ne andò in pace l' 'anima contenta. 11 Fariaaccio a blandire il lugubre presentimento si attentZ) fnsinuare alcune parole di speranza, ma gli spirarono sopra te

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