Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXIV,. - IL SAGRIFIZIO 4.93 ho provato, che anche qui il soverchio rompe il coperchio, e quando le sono troppe, una aduggia l' altra come le rame in arbore frondoso. 11 carbonaro, atteso ch' egli ebbe lungo spazio di _tempo, si accorse di essere stato ingannato, e che il Farinaccio per quel momento dimorava fuoti di studio; per la qual cosa alzatosi pianamente si accosta allo scrivano, cui, come attempato, incombeva l'obbligo di avere più giudizio degli altri; e strettagli forte la punta dell'orecchio, gli dice: - Compare! Tu mi‹ hai giuntato: pazienza! Bada, che come so ricompensare un buono ufficio, così Trii basta l' animo di vendicarmi di una ingiuria anche dietro l' altare di San Pietro. A. rivederci a d'emani..., E. vedendo lo scrivano come basito delle parole altere, e più dell'atto, si affrettò, quasi per rimedio, - di aggiungere: « tu mi hai fatto perdere la occasione di vendere le mie some di carbone »; e mosse per andarsene; sennonchè passato •davanti al giovanetto, parve tentennasse a volere, e disvolere una cosa; la mano gli corse su orlo della -tasca, poi la ritrasse a poco a poco, finalmente ve la cacciò risoluto e trattane fuori una moneta, la porse al fanciullo dicendo: - To',. portala a mamma; ed usci. - Tegolino, urlarono gli scrivani, Utenti stretto il tesoro: vuoi tu diventare'duca? Da' voce di comprare Benevento:- vuoi tu che io ne dica una parola al Papa? Il palazzo Farnese per magione ti basta? Se no, tu ci farai la giunta come Sisto al Vaticano... Vediamo un po' quanto ti ha dato il carbonaro. E il fanciullo, aperta alcun poco la mano, guardando la moneta rispondeva: — Non so, io non ne ho mai viste; di rame non è, come i baiocchi che mi date voi altri; lystra... ed è gialla. — Sarà un brineolo... vediamo.— Per gli apostoli Pietro e Paolo, e gli altri dieci di seguito! ella è una doppia... proprio una doppia di oro! Senza fallo il carbonarq ha da essere un monetaro falso... Ma uno scrivano meglio scaltrito degli altri, guardata prima ben bene la moneta., mormorò sotto voce altro, che la. te- neva in 'mano: — Così tu avessi buona l'anima, com'è buona cotesta moneta! Ma sostieni tuttavia ch' ella è falsa, e che bisogna farne rapporto al bargello: in tal guisa la caviamo di mano -a !regolino , e poi ce la godercivi°. — Questa moneta, non ci ha rimedio, è falsa falsissima, prese

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