Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

458 BEATRICE CENCI a casa non aveva membro che non .gli -sussultasse; tremava, il codardo, nella gioia pregustata di tribolare a voglia sua enti sensibili, creature di Dio. Se io affermassi che in cotesto feroce e vile intelletto non capisse desiderio di avvantaggiarsi con promozioni e pecunia, non sarebbe vero; ma siffatta passione veniva di gran lunga, seconda all' altra di tormentare. Guardagli la faccia, e pai dimmi se sia uomo costui; la teSta, h.a . quadra, depressa la fronte, le orecchie indietro, il muso assai più largo nelle Mandibole inferiori che negli zigomi, le guance pendenti, la bocca senza labbra si perde per le rughe, e non lascia .indovinare dovè abbia confine ;„i capelli irti,. e rasi; il colore è di. grasso vieto trartne la parte pelosa, che ha lite col verderame, e lo vince;. gli occhi piccoli e tondi, e gialli come l'or- pimento: creazione , distrazione della natura; concios- siachè con una variante leggerissima nella gola la .voce non gli sarebbe, uscita articolata in parala, bensì abbaiata in latrato; ed allora invece . di doventare uno arnese ; pessimo di quella, che gli uomini sogliona chiamare giustizia .sarebbe riuscito un ot- timo carie da. macellar°. • • Ridottosi a casa, il presidente Lucianì si mostrò. fuori dell',usitato giocando: favellò› piacevole alla moglie,, che di cuore diversa dal Mio gli. ,aveva dato• il cielo; accarezzò le figliuole, poi si mise .a. sedere, e volle • cena; festeggiando, carne la gente del volgo casturna , col b.ere smodatamente la domestica allegrezza. -Diventato più . sciolto, anzi impudente . di lingua per virtù del vino, esclamò: . - Orsù, via, figliuole mie; venite qua, che, voglio .darvi una buona novella, ed è, che prima che finisca, la settimana intendo presentarvi. di un. magnifico dono. — Magari!. E che .cosa ci dona, signor padre? rispose la maggiore. - Indovinate. — Una faldiglia di seta? — Meglio ancora. 'r: — Un viaggio a Tivoli? — Meglio., meglio. Io vi donerò quauro teste tagliate di gentildonne, e. gentiluomini romani; e .tra queste , una attaccata ad un collo bianco, e rotondo come il tuo. E sì dicendo., con gl' indici . e i pollici delle mani le cingeva il collo. La fanciulla si sottrasse con ribrezzo .alla stretta esclamando: Cotesti sono presenti poi carnefici: io ,non lo voglio. E le altre sorelle, in coro

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