Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

410 BEATI:t-CU CENCI al pargojo. uno sbirro leva la spada, e, puntatagliela al petto, grida: Non si passa, Donna Luisa guarda fisso negli occhi lo sbirro, e così gli favella: — Tu non puoi avere ricevuto comando d' impedire la madre di allattare il suo figliuolo. Ma se mai qualche Prete, la quale cosa non conosco, nè credo, Chiuso ad ogni affetto di natura, ti dava questo ordine, gji . dirai dì' egli è uno scelleL rato;' tu, se l'obbedissi, Saresti più scellerato di lui; ed io, se vi dessi retta, più scellerata di tutti. Largo alla madre che va ad allattare il. figliuolo. - E risoluta allontana con là 'mano'. la spada, e passa oltre. Il birro attonito non, ardisce fermarla. Poichè la Corte ebbe rovistato ogni masserizia ,"' frugato pei lino-bili e per ogni canto, e non rinvenuto cosa che le paresse buona ad assicurare, il bargello intimò là partenza. • • — E dove ci conducete? - domandarono tutti ad una voce. — Lo vedrete. Donna Luisa adempiuto lo ufficio di Madre, tornava a soddisfare quello di moglie. Accortasi dello abbattimento del marito preme P angoscia, e si accosta a lui per dargli animo, ed abbracciano; senonchè lo sbirro, che prima l' aveva lasciata andare, quasi sdegnoso di avere sentito affetto, si pone fra il marito e lei, e, respingendola, in molto dura maniera le dice: — Addietro; qui non venimmo a sentire piagnistei. È cosa degna di considerazione grandissima come gli esecutori di giustizia, qualunque sia il nome col quale si appellino, e qualunque assisa essi vestano (chè l' abito e il nome nulla mutano al costume), per ordinario pacati, ed anche cortesi negli arresti dei volgari facinorosi, procedano poi con villana compiacenza nel mettere le mani addosso a persone di alto affare. .Della quale diversità volendo indagare- la causa, ci parve essere la seguente. Cotesta carnaccia non s'irrita contro i ribaldi come quelli che sono stoffa tagliata dalla sua medesima pezza, e perchè in' certo modo eglino somministrino materia al mestiere professato da lei. Lo scultore percuote, e manda a schegge il marmo; il sarto frappa il panno e lo trapunta, ,e non per questo essi odiano il sasso, o 'la stoffa; anzi così fanno per amore della opera donde sperano ricavare guadagno ed onore. Gli sbirri ed i ribaldi assai si rassomigliano ai marchigiani, o vegliamo dire abitatori delle frentieré, i quali spesso passano da una terra nell' altra per bisogno o per vaghezza: così i primi si trovano ad essere sbirri perchè in quel . quarto di ora non sono masnadieri ed i secondi Si trovano ad essere facinorosi

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